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31.12.24

CHE SUCCEDE IN SIRIA? CHI GOVERNA ORA?

LA CADUTA “MORBIDA” DI ASSAD, IL RUOLO DI TURCHIA E ISRAELE, LE FAZIONI IN CAMPO, LE RELAZIONI CON LA PALESTINA, IL SUPPORTO DELL’ESTREMA DESTRA ITALIANA E DEI POST-FASCISTI DEL GOVERNO MELONI AD ASSAD

La caduta di Assad porterà a una nuova Siria democratica, a un’altra dittatura o a ulteriori scontri guidati da vari signori della guerra? La rivoluzione siriana è giunta a compimento oppure siamo solo di fronte a un cambio di regime? Queste sono le domande che in molti si pongono dopo l’offensiva iniziata a fine Novembre, preparata da almeno un anno, e culminata l'8 dicembre con un’inaspettata presa di Damasco, abbandonata dalle forze pro-regime senza combattere. 

Alla gioia per la sconfitta di un dittatore si sovrappone la diffidenza verso chi lo ha abbattuto e nei confronti di chi già ne sta approfittando (Israele e Turchia in primis), dopo quasi cinque anni di stallo militare e dopo la morte di almeno mezzo milione di persone in quattordici anni di guerra civile. 

Iniziamo a cercare delle risposte collettivamente con un articolo di “geopolitica popolare”. Un post studiato sia per chi già si interessa di Asia Occidentale (Medio Oriente secondo la definizione coloniale) sia per chi non ha idea di dove la Siria si trova sulla mappa, con analisi e dettagli assolutamente non trascurabili, che non trovano spazio sulla stampa che va per la maggiore. Con gli articoli di geopolitica popolare ci sforziamo di comprendere insieme -almeno in parte- quali sono gli sfaccettati interessi di singoli e potenze statali. L'obiettivo della geopolitica non dovrebbe essere tanto capire come i confini geografici influiscono sulle decisioni politiche, ma come le politiche dal basso possono farci tendere verso un mondo utopico e senza confini. Il giornalismo dovrebbe cercare di chiarire le idee partendo dalle basi, fornendo delle nozioni basilari storiche che permettono di inquadrare meglio il contesto della “storia iper-contemporanea”. Invece il mercato editoriale si limita a sfornare continuamente notizie lampo e approfondimenti destinati a essere compresi solo dagli “addetti ai lavori”.



Sopra la scritta “CHE SUCCEDE IN SIRIA? CHI GOVERNA ORA?”. Sotto un elenco: -LA CADUTA “MORBIDA” DI ASSAD ; -LE FAZIONI IN CAMPO; -IL RUOLO DI TURCHIA E ISRAELE; -LE RELAZIONI CON LA PALESTINA; --IL SUPPORTO DELLA DESTRA ITALIANA AD ASSAD. In alto a destra la bandiera della nuova Siria (tre bande orizzontali, verde, bianca e nera, e tre stelle rosse al centro). Uno schema con i principali schieramenti (descrizione approfondita nell’altra immagine del post) e una mappa dell’offensiva israeliana. Al centro una mappa della Siria con alcune zone colorate (più dettagli nella descrizione dell’altra immagine del post); a sinistra un manifesto con una foto con al-Julani con una barba incolta e un copricapo e le scritte: <<Stop this Terrorist”; “Up to 10 Million $ Reward”>>; a destra al-Jolani oggi,con una barba più curata e senza copricapo. Sotto 3 vignette con delle “Polandball” o “Countryball”, delle palline che rappresentano vari stati e attori del conflitto siriano. Vignetta Polandball del 2011: una grande pallina con la bandiera della Siria e una più piccola con la nuova bandiera della Siria si guardano minacciosamente. La più piccola ha un cartello con la pallina della Siria e due “x” sugli occhi.Vignetta Polandball del 2014: al centro la pallina dell’ISIS è diventata grandissima. Ha due fucili puntati a sinistra e a destra. A sinistra tre palline più piccole con i soliti AK-47: le palline del regime siriano e dei ribelli si schiacciano reciprocamente la fronte, mentre quella di al-Nusra sta al fianco sia dell’ISIS che dei ribelli. A destra un cartello con scritto “Kobani” e la pallina del Rojava ferita, testa fasciata e una piccola pistola. Alla sua destra la grande pallina degli USA che indossa occhiali da sole e osserva. Vignetta Polandball del 2018: a sinistra l’infastidita pallina russa spazza con la scopa, mentre dietro un recinto con la sigla “DMZ” (Demilitarized Zone) ci sono la pallina dell’HTS e dei ribelli. La pallina del regime siriano sta ferma con il suo kalashnikov. A destra la palla USA beve una Cola con una cannuccia mentre sembra allontanarsi. Sotto di lei la pallina turca taglia con una lama la fronte di quella del Rojava che, insanguinata, continua a imbracciare il suo fucile d’assalto.



Proviamo a capire cosa succede ricapitolando le tappe principali della guerra civile siriana, iniziata durante le “Primavere Arabe”. Dopo aver fornito qualche semplice elemento sul contesto storico-politico passiamo a vedere molto schematicamente quali sono le principali forze sul campo.

Difficilmente riuscirete a leggere questo articolo tutto d’un fiato. Va letto con calma, magari ritornandoci più volte sopra e prendendosi qualche pausa. Alla fine la vostra pazienza sarà ripagata. Se così non fosse disprezzateci pure nei commenti. Siamo convintə che i vari paragrafi in cui è strutturato potranno essere usati anche come materiale da consultare all’occorrenza per lə studiosə di ogni ordine e grado. Così sarà più semplice orientarsi tra la marea di nomi e sigle, oltre ad acquisire nozioni essenziali e punti di partenza per ricerche più approfondite (nei vari link troverete sia i riferimenti che ulteriori spunti di approfondimento). Per questo vi consigliamo di salvarvi questo “libricino” di pagina web tra i preferiti o, se vi è più congeniale, di stamparla… Buona lettura e buone lotte!

3.12.24

CENTRI SOCIALI ETERO-GESTITI

UNA STORIA AMPIAMENTE FITTIZIA, LARGAMENTE ISPIRATA DA FATTI DI CRONACA E VAGAMENTE CONDITA DA PLAUSIBILI COMPLOTTISMI

Inauguriamo Trame, il format e lo spazio dedicato alla narrativa di Fanrivista, con la trama abbastanza spoglia di una spy-story militante ispirata da eventi di cronaca, di vita vissuta e da paranoie complottiste.

Prima di addentrarci nel vivo della trama va tenuta a mente una premessa immaginativa: la storia è ambientata su un pianeta di un universo parallelo, fisicamente e geograficamente molto simile al nostro, temporalmente quasi contemporaneo e anche storicamente quasi identico al pianeta Terra. Ci sono delle differenze legate a distorsioni spazio-temporali e ad altre faccende filosofiche e trascendentali che non siamo in grado di sondare, ma poco importa: questo non è un racconto fantascientifico, è un pretesto narrativo per comprendere il reale e incidere su esso.

Immaginiamo che nell’“altrove” esistono tante realtà quante se ne possono immaginare. L’unica che possiamo cambiare, però, è questa, quella che percepiamo e in cui “materialisticamente” viviamo. Perciò, vi apprestate a leggere un racconto che è un po’ romanzo di formazione e un po’ spy story, con un tocco di ucronia (tra le varie cose Marx è vissuto un po' in più e Stalin è stato assassinato da un anarchico) e pochissima distopia (viviamo già in una società abbastanza distopica).


Sullo sfondo si intravedano le finestre di un edificio e alcuni graffiti (tra cui il "gatto nero" dell'anarchismo, una persona che suona una chitarra, la scritta "power to the people"). Nella parte superiore le immagini di due muri ritagliati, diversi, con delle scritte disordinate e il simbolo dell'anarchia. Al centro di ogni muro c'è una finestra con delle piante sullo sfondo: in quella a sinistra c'è una ragazza con una macchina fotografica che copre la bocca; in quella a sinistra le sagome di tre esseri in giacca e cravatta: al posto della testa hanno degli schermi con disegnati, rispettivamente, un occhio, una bocca e un orecchio. Al centro c'è un altro ritaglio con una porta di un luogo abbandonato. Al centro di questo ritaglio c'è il disegno di un volto di un gatto con un monocolo elettronico, una cuffia e microfono. In rilievo la scritta "centri sociali etero-gestiti" e il simbolo dell'autogestione (la saetta che rompe il cerchio).


La storia non si ripete mai in maniera esattamente uguale, né esattamente diversa… Tanto meno nei mondi immaginari o futuribili!



I CENTRI SOCIALI “OBLÒ”, INFILTRATI”  E “CREAZIONI” AI TEMPI DEL GOVERNO COCOMERI

Siamo su Ovum, pianeta ovale da noi fisicamente irraggiungibile, in un sistema solare con due soli (un sole emette pochissima energia, che contribuisce comunque al riscaldamento ovale del pianeta, ma questi dettagli astronomici non ci interessano più di tanto...). La storia è ambientata principalmente a Calcalia, uno stato-nazione a forma di scarpa al centro del mar Meridionale, che bagna alcune sponde del continente Suolo, quello da cui sono partite le più sanguinose guerre di conquista. La storia ha due “protagonisti”.