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1.5.24

UNRWA, LAZZARINI: FINIREMO DI OPERARE QUANDO NASCERÀ STATO PALESTINESE

GLI USA SONO L'UNICO PAESE CHE NON HA RIPRESO A FINANZIARE L'AGENZIA ONU


Un monumento con la chiave che simboleggia il diritto al ritorno dei palestinesi.
Un monumento con la chiave che simboleggia il diritto al ritorno dei palestinesi, prerogativa connessa allo status di rifugiato che viene certificato dall'UNRWA. Foto di Reina91 da Wikimedia rilasciata con licenza Creative Commons


MINISTRO DEGLI INTERNI ISRAELIANO VIETA A LAZZARINI DI ENTRARE A GAZA VIA ISRAELE



Aggiornamento sull'UNRWA (acronimo di United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East), l’Agenzia ONU per il Soccorso e il Collocamento dei Profughi Palestinesi nel Vicino Oriente che si occupa di assistere, difendere e promuovere i diritti di quasi 6 milioni di rifugiati palestinesi nei territori occupati (Gerusalemme est inclusa), in Siria, Libano e Giordania. L'Agenzia conta 13mila dipendenti ed è la più numerosa dell'ONU.

Israele accusa l'UNRWA di complicità nel 7 ottobre mentre l'agenzia accusa lo stato teo-etnocratico di aver estorto confessioni con la tortura per fabbricare quelle accuse

Al vertice dell'agenzia, Philippe Lazzarini, è stato vietato di recarsi a Gaza passando per Israele

Lazzarini ha spiegato che le funzioni "para-governative" dell'agenzia, inclusa quella di accertare lo status di rifugiato (e il conseguente "diritto al ritorno"), cesseranno di esistere quando nascerà lo stato palestinese, dopo che verrà trovata una soluzione politica. 


DELEGITTIMARE L'UNRWA PER NEGARE IL DIRITTO AL RITORNO

In queste ore il ministro degli interni israeliano, Moshe Arbel, ha vietato a Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell'agenzia, di entrare a Gaza passando per Israele. Questo perché, come abbiamo spiegato tra queste pagine digitali, lo stato guidato dai fondamentalisti messianici e fanatici sionisti accusa l'UNRWA di essere complice dell'attacco del 7 Ottobre.

L'UNRWA ha invece accusato l'intelligence dello stato etno-teocratico di aver estorto confessioni con la tortura a suoi dipendenti per fabbricare false prove sul presunto coinvolgimento.

Una Commissione indipendente dell'ONU ha confermato che Israele non ha fornito alcuna prova a sostegno delle accuse, inizialmente veicolate a mezzo stampa con un "dossier riservato" che, in realtà, era una velina governativa colma di generiche denunce, non supportate da evidenze. 

Vero scopo della campagna di delegittimazione dell'UNRWA, oltre al controllo delle fornitura degli aiuti, delle risorse e alla ricostruzione della Striscia oramai ridotta a macerie, è quello di scongiurare il cosiddetto "diritto al ritorno", spettante ai profughi scacciati dalle pulizie etniche e ai loro successori.

Il commissario dell'agenzia dovrebbe perciò entrare a Gaza passando tramite il confine con l'Egitto a Rafah, cittadina a bordo della quale da giorni le forze di offesa israeliane si stanno ammassando in preparazione di un attacco via terra che sarebbe imminente e catastrofico. Quasi tutti gli sfollati di Gaza sono accampati lì.


L'UNRWA ASSOLVE FUNZIONI GOVERNATIVE. QUANDO CI SARÀ LO STATO PALESTINESE LA RAGIONE DI ESISTERE DELL'AGENZIA CESSERÀ


Philippe Lazzarini nel 2016 mentre visita un campo informale per rifugiati
Philippe Lazzarini nel 2016. Foto di Hannaschmitt da Wikimedia, rilasciata con licenza Creative Commons


Lazzarini ha anche rilasciato un'intervista all'agenzia di stampa russa TASS, pubblicata il 28 Aprile in diversi lanci. Ha spiegato che i compiti dell'Agenzia vanno ben oltre la distribuzione di cibo offrendo anche <<servizi sanitari basilari ed educazione, sono compiti simili a quelli di un governo che nessun altra organizzazione può assolvere. L'unico che potrà farsene carico in futuro sarà lo stato di Palestina, una volta che avremo una soluzione politica>>.

Ha spiegato che tutti i paesi che avevano sospeso i fondi, dopo la diffusione della "velina-dossier" israeliana, hanno ripreso a inviarli (Italia inclusa), eccetto uno: gli Stati Uniti. Mentre negli USA si esercitano pressioni per far cessare le forniture di armamenti che alimentano la furia genocida e la punizione collettiva dei gazawi, Lazzarini spiega che i nordamericani non daranno nemmeno un centesimo all'UNRWA, almeno fino a Marzo 2025: <<dobbiamo trovare maniere per colmare il buco lasciato dal più grande donatore>>.

Come chiarito in un comunicato rilasciato dall'UNRWA, l'agenzia è riuscita comunque <<a raccogliere più di 115 milioni di dollari da privati in 6 mesi>> coinvolgendo nuovi donatori singoli e stati.

Lazzarini ha voluto inoltre precisare che <<va benissimo avere altre organizzazioni pronte a fornire cibo>>, nella delicatissima fase in cui malnutrizione e denutrizione dilagano. Proprio in questi giorni la ONG World Central Kitchen ha ripreso le attività umanitarie nella striscia, dopo che a inizio aprile sette operatori (di cui uno palestinese) erano stati brutalmente uccisi in un attacco aereo, dopo aver regolarmente annunciato alle forze di offesa israeliane il percorso che avrebbero attraversato per consegnare cibo. <<È molto importante capire che, mentre altre organizzazioni fanno ciò, stanno supportando l'UNRWA ad adempiere al suo compito (...) L'intenzione di smantellare l'agenzia è di natura politica, cosa che in futuro potrebbe minare gli sforzi verso una soluzione politica e stabilire uno stato Palestinese (...) si cerca di privare i palestinesi dello loro status di rifugiato>>, che viene accertato dall'agenzia, <<e ciò è stato chiaramente illustrato dal rappresentante israeliano al Consiglio di Sicurezza -Gilad Erdan ndr- la scorsa settimana. Ha detto che l'UNRWA sta perpetrando il problema dei rifugiati. Ma non è l'UNRWA a farlo, è l'assenza di una soluzione politica che continua a far esistere lo status di rifugiato (...) Credo che il buon senso suggerisce di trovare una soluzione politica. E, quando ci sarà, l'UNRWA potrà essere eliminata progressivamente. Ciò significa che lo stato -palestinese ndr- prenderà il controllo. E la nostra ragione d'esistere cesserà>>.


Proto-Redazione


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