31.7.25

MATTARELLA: “INACCETTABILI LE VIOLAZIONI ISRAELIANE”

CONDANNE DALLA POLITICA TROPPO DEBOLI E TARDIVE

Mattarella condanna Israele per il mancato rispetto del diritto internazionale a Gaza. Lo diciamo da 21 mesi (e nei vari link di questo mini-editoriale troverete una serie di approfondimenti), ma i più noti politici e giornalisti se ne accorgono solo ora...  Attiviamoci ancora di più affinché alle parole seguano i fatti.


Sullo sfondo si intravede una guardia del Presidente della Repubblica, la bandiera italiana e quella europea.
Isaac Herzog stringe la mano a Sergio Mattarella durante la visita in Italia a Febbraio 2025. Foto dal sito del Quirinale. 

Il Presidente della Repubblica Mattarella “spinge” Gaza e la Palestina sulle prime pagine dei quotidiani e sulle aperture dei telegiornali italiani. Ma è ancora troppo poco, e anche troppo tardi. Ieri, in occasione della “Cerimonia del Ventaglio”, organizzata dall’Associazione della Stampa Parlamentare, ha dichiarato che <<è inaccettabile il rifiuto del governo di Israele di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario. È disumano ridurre alla fame una intera popolazione, dai bambini agli anziani ed è grave l'occupazione abusiva e violenta della Cisgiordania (…) Si è parlato di errori quando hanno colpito la parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, ospedali, medici e ambulanze, quando hanno preso di mira bambini assetati e persone affamate in fila per avere cibo e acqua (…) È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l'ostinazione a uccidere indiscriminatamente>>.

27.7.25

SOS DAI DUE ITALIANI DELLA "HANDALA": “ISRAELE CI HA RAPITI, FERMATE IL GENOCIDIO”

  • UNA SETTIMANA FA, QUANDO LA NAVE È PARTITA ALLA VOLTA DI GAZA DA GALLIPOLI, AVEVANO CONSEGNATO ACIDO SOLFORICO INVECE CHE ACQUA
  • TRE MOVIMENTI ANNUNCIANO UN ALTRO CONVOGLIO CON DECINE DI BARCHE PER ROMPERE L'ASSEDIO E CONSEGNARE AIUTI
+ AGGIORNAMENTO DEL 31/07/2025: Poche ore fa il secondo italiano a bordo della Handala, Antonio La Piccerella, è rientrato in Italia dopo essere stato processato e ufficialmente bandito da Israele per un secolo. Ha dichiarato alla stampa che i militari <<hanno provato per tutto il viaggio a darci cibo e acqua con una telecamera puntata>>, una trovata propagandistica impiegata anche nel precedente sequestro in acque internazionali. Tre giorni fa era rientrato anche Antonio Mazzeo, dopo aver firmato un decreto di espulsione. Gli attivisti annunciano una nuova azione contro il blocco illegale a cui è sottoposta Gaza da quasi venti anni +

Negli angoli a sinistra due fermi immagine dai video dei due italiani. Nel primo si legge "we have been intercepted at sea", nel secondo "and I have been kidnapped". Sul lato destro tre fermi immagini. Due dalle telecamere di sicurezza. Nel primo si nota la parte alta dell'imbarcazione in mare aperto e al buio. Nel secondo i venti attivisti seduti, con le mani alzate e con indosso i giubbotti di salvataggio, mentre un militare cammina minaccioso con un fucile. Nel terzo fermo immagine si vede la mappa con la rotta e il punto dell'abbordaggio, non lontano da Gaza.
Le immagini dei video-appelli e del momento dell'irruzione, catturate dalle telecamere di sicurezza dell'imbarcazione, prima che venissero messe fuori uso dai militari.


LE ULTIME ORE E I PROSSIMI GIORNI

Abbordata la nave Handala, a circa 40 miglia nautiche da Gaza, alle ore italiane 22:41 di sabato 27 luglio. Tra i 21 attivisti e membri dell'equipaggio della “Freedom Flotilla Coalition” ci sono anche due italiani: Antonio Mazzeo, giornalista e insegnante, e Antonio La Piccirella, attivista per la giustizia sociale e climatica. 

In due video-messaggi, registrati prima dell'irruzione dell'esercito sull'imbarcazione, chiedono alla società civile di fare pressione sul nostro governo per fermare il genocidio e per liberare loro, insieme agli altri rapiti.

19.7.25

OCALAN CHIEDE AL PKK DI DEPORRE LE ARMI: IL PARTITO METTE DEI FUCILI AL ROGO

SI ASPETTANO PASSI CONCRETI DA ANKARA


Aggiornamento per il format di Fanrivista “Come Va a Finire?!: dopo il tortuoso processo di pace avviato lo scorso Novembre, dieci giorni fa Abdullah Ocalan è apparso in un video dall’isola-carcere di Imrali. Ha ribadito le considerazioni storiche e politiche sulla fine della lotta armata tra la guerriglia curda e il secondo esercito più grande della NATO, chiedendo al partito di deporre le armi.

Tre giorni dopo alcunə combattentə del PKK hanno tenuto una cerimonia e bruciato dei fucili. Il gesto simbolico esprime la disponibilità a un accordo che ponga fine a decenni di conflitto.

Intanto, poche ore fa, un drone ha ucciso almeno un membro del PKK nel nord dell’Iraq. Al momento della chiusura di questo articolo non si conosce ancora la paternità dell’attacco, che aumenta i dubbi sull’effettiva percorribilità del processo di riconciliazione.


Sullo sfondo un cielo nuvoloso e alcuni grigi palazzi, oltre ad alcune persone. Al centro risalta una bandiera con il volto di Ocalan e delle scritte in curdo. Si intravedono altre bandiere con Ocalan in uniforme e la stella rossa nel simbolo del KCK. Sopra l'immagine della manifestazione, il disegno di due mani che spezzano un fucile, un noto simbolo antimilitarista, con gli stessi tre colori delle bandiere (giallo, rosso e verde).



6.7.25

BASEL ADRA DI “NO OTHER LAND”: LOTTARE NON È UN’OPZIONE

Sullo sfondo una bandiera palestinese. In rilievo Basel Adra mentre impugna un microfono. C'è anche scritto: "BASEL ANDRA, CO-AUTORE DI NO OTHER LAND, INCONTRA NAPOLI"

READ THE ARTICLE IN ENGLISH HERE/QUI LA VERSIONE IN INGLESE DI QUESTO ARTICOLO

La Palestina chiede solo armi diplomatiche, a differenza dell’Ucraina, e <<se a Israele fossero imposte la metà delle sanzioni che sono state date alla Russia la cosa potrebbe essere risolta>>. Continuare a lottare per la Palestina, nonostante gli sforzi non siano stati sufficientemente ripagati, <<non è una opzione>> ma un dovere. Questi sono alcuni dei messaggi lanciati da Basel Adra, co-autore del documentario premio Oscar “No Other Land”, quando ha incontrato Napoli il 16 Giugno 2025.

Basel Adra Of "No Other Land": Fighting Is Not An Option

In the background the Palestinian flag. In relief the image of Basel Adra holding a microphone. It is written: 'Basel Adra, Co-Author of No Other Land; Full Speech in Naples (Italy)'

LA VERSIONE IN ITALIANO SI TROVA QUI/HERE THE ITALIAN VERSION OF THIS POST


Palestine is asking for diplomatic weapons, not like Ukraine, and “if half of the sanctions put on Putin would be put on Israel the thing can be solved”. Keep on fighting for Palestine, although the efforts do not meet enough results, “it is not an option”, but a duty. These are some of the messages launched by Basel Adra, co-author of the Oscar winning documentary “No Other Land”, when he came to Naples (Italy) the 16 of June 2025.

On our Youtube Channel you will find the full speech he gave.

Below there are some of the questions we would have liked to ask Basel directly, and that we hope might find an answer in the future. We also hope they can contribute to a debate about the documentary and Palestine.