LE ACCUSE A DONALD TRUMP PER L'ASSALTO AL CAMPIDOGLIO E LA SENTENZA DELLA CORTE SUPREMA
I FATTI
Il 6 Gennaio 2021 circa duemila "attivisti" pro-Trump (principalmente di diversi gruppi di estrema destra e "complottisti") hanno assaltato il Congresso degli USA a Washington, dove ha sede il parlamento statunitense. I manifestanti estremisti erano stati aizzati da Trump, che ha esercitato pressioni anche su dei collegi elettorali, contestando la legittimità delle elezioni. Si denunciavano dei presunti brogli elettorali e si è tentato di non far proclamare l'attuale presidente Joe Biden. Almeno cinque persone sono morte nelle prime ore successive alla rivolta: tre per cause naturali, una per overdose e una per colpi d'arma da fuoco. La vicenda ha portato Donald Trump a essere sottoposto a una procedura di impeachment, cioè la messa sotto accusa di chi riveste una carica pubblica, in questo caso il Presidente uscente.
LE ACCUSE E IL RICORSO
Il tentativo di ribaltare e revocare le elezioni si sono concretizzate in quattro accuse formalizzate un anno fa: associazione a delinquere (insieme ad altri sei complici) finalizzata a frodare lo stato, associazione a delinquere e intralcio (anche tentato) di procedure ufficiali e associazione a delinquere finalizzata alla soppressione di diritti.