Visualizzazione post con etichetta filologia del futuro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta filologia del futuro. Mostra tutti i post

26.11.22

IL PAPA HA DETTO CHE MINNITI È UN CRIMINALE DI GUERRA?

 In questo fact-checking “lampo” parliamo di una frase su Minniti attribuita al Papa: l’abbiamo sentita poco fa mentre guardavamo distrattamente il programma di La7 “Propaganda Live”, ma questa news è apparsa la prima volta a Giugno.







Sabina Guzzanti, nel monologo satirico andato in onda poche ore fa a “Propaganda Live”, afferma che il Papa avrebbe detto che Marco Minniti è <<un criminale di guerra>>.

Ricordiamo che Minniti è l’ex Ministro dell’Interno del primo governo Gentiloni, fautore dello scellerato Memorandum Italia-Libia e dunque “degno” predecessore di Salvini, nonché presidente di una fondazione di Leonardo (avete mai sentito parlare di “porte girevoli”?!) da quando ha lasciato il PD.

L’attrice poi specifica che i “giornaloni”, in quanto vicini al PD, non hanno riportato la notizia. In effetti un tale affermazione ci sembra tanto “provocatoria” quanto “sensazionale” se proferita davvero da Papa Francesco  (provocatoria nel senso che, ovviamente, tecnicamente Minniti non è certo un criminale di guerra, e certamente non verrà processato dalla Corte penale internazionale dell’Aja...). 

Allora proviamo a fare un fact-checking “lampo” di questa notizia…

Tra i primi degli svariati risultati che il motore di ricerca ci propone c’è un articolo de “Il Fatto Quotidiano”, del due Giugno (firmato da Stefano Baudino e intitolato "Papa Francesco e la frase sull'ex ministro Minniti, 'criminale di guerra'". Si spiega che la frase sarebbe stata detta quando il sovrano del Vaticano ha spiegato ad altri prelati, in maniera informale, la sua mancata partecipazione a un convegno di Firenze sul Mediterraneo. L'assenza era dovuta principalmente alla partecipazione di Minniti all'incontro, insieme a quella di altri industriali nel settore delle armi (la Leonardo Spa è attiva nel settore della difesa e lo Stato italiano ne possiede il 30%): <<mi hanno fatto vedere quando erano al ministero che leggi hanno fatto. Sono dei criminali di guerra. Ho visto anche i campi di concentramento in Libia dove tenevano questa gente>>.

23.5.22

APPENDICE DI FILOLOGIA APPLICATA: plagio, content syndication, “copia e incolla” e traduttori automatici

Questa breve ricerca, oltre a completare il primo articolo di fact-checking sulla cannabis (#Chekkailfattone puntata 1), fa luce su alcuni dei processi “dietro le quinte” della creazione di notizie e di contenuti scritti usati per fare marketing. Inoltre fa capire come i meccanismi usati dai filologi per ricostruire testi antichi possono tornare utili nell’era del web!


Premessa metodologica: “fonti”, errori, “frasi” guida e strumenti utilizzati

In questa appendice si trova una ricostruzione delle fonti e degli “errori/frasi guida” usati dai vari articoli menzionati nella prima puntata di Chekka il fattone. Per fonti, in questo contesto, si intendono articoli i cui frammenti sono inseriti in altri, scritti (presumibilmente) successivamente. Gli “errori guida” sono appunto degli errori che, trovandosi ripetuti nella stessa maniera in testi simili ma di autori diversi, ci aiutano a capire le relazione tra questi testi: per esempio se al liceo uno studente copia dal compagno di banco e, nel farlo, copia anche l’errore, il docente lo scoprirà facilmente. Questo concetto lo ritroviamo anche nella disciplina filologica, quella di chi ricostruisce i testi antichi: infatti esistono svariate versioni di una stessa opera e spesso manca quella dell’autore originale, detta “autografo”: è il caso di Dante Alighieri di cui a oggi non abbiamo nemmeno uno straccio di carta scritto direttamente della sua mano.