DIPENDE SOPRATTUTTO DALLA TURCHIA...
Il 12 Maggio il “Partito dei Lavoratori del Kurdistan”, dopo un congresso a cui hanno preso parte più di 200 persone in due luoghi diversi, ha annunciato l'intenzione di sciogliersi e di porre fine alla lotta armata con la Turchia, iniziata più di 40 anni fa. In questo aggiornamento, per il format di Fanrivista “Come va a finire?!”, ricapitoliamo come siamo arrivati a questo punto e facciamo alcune ipotesi sui prossimi sviluppi.
Per chi non avesse alcuna familiarità con queste vicende ma fosse interessato ad approcciarle, nel primo paragrafo troverete una serie di link ad altri articoli che fungono anche da letture preliminari. Altri approfondimenti li trovate in calce a questo post. Sono utili anche per inquadrare il contesto in cui si inserisce l'annuncio del PKK. Troverete, infine, la traduzione integrale del comunicato diffuso dal partito comunista curdo a conclusione dell'ultimo congresso.
DALL'INVITO AMBIGUO DEL “LUPO GRIGIO” ALL'ULTIMO CONGRESSO DEL PKK
A ottobre 2024 Devlet Bahceli, politico del “Movimento Nazionalista” turco (MHP), fondatore della “Gladio turca” e del gruppo neofascista dei “Lupi Grigi” aveva fatto un invito al <<leader dei terroristi>>, e cioè Abdullah Ocalan, co-fondatore e leader del PKK, il “Partito dei Lavoratori del Kurdistan”: <<lasciategli dire che il terrorismo è finito e che la sua organizzazione venga smantellata>>.