Visualizzazione post con etichetta spy story. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta spy story. Mostra tutti i post

3.12.24

CENTRI SOCIALI ETERO-GESTITI

UNA STORIA AMPIAMENTE FITTIZIA, LARGAMENTE ISPIRATA DA FATTI DI CRONACA E VAGAMENTE CONDITA DA PLAUSIBILI COMPLOTTISMI

Inauguriamo Trame, il format e lo spazio dedicato alla narrativa di Fanrivista, con la trama abbastanza spoglia di una spy-story militante ispirata da eventi di cronaca, di vita vissuta e da paranoie complottiste.

Prima di addentrarci nel vivo della trama va tenuta a mente una premessa immaginativa: la storia è ambientata su un pianeta di un universo parallelo, fisicamente e geograficamente molto simile al nostro, temporalmente quasi contemporaneo e anche storicamente quasi identico al pianeta Terra. Ci sono delle differenze legate a distorsioni spazio-temporali e ad altre faccende filosofiche e trascendentali che non siamo in grado di sondare, ma poco importa: questo non è un racconto fantascientifico, è un pretesto narrativo per comprendere il reale e incidere su esso.

Immaginiamo che nell’“altrove” esistono tante realtà quante se ne possono immaginare. L’unica che possiamo cambiare, però, è questa, quella che percepiamo e in cui “materialisticamente” viviamo. Perciò, vi apprestate a leggere un racconto che è un po’ romanzo di formazione e un po’ spy story, con un tocco di ucronia (tra le varie cose Marx è vissuto un po' in più e Stalin è stato assassinato da un anarchico) e pochissima distopia (viviamo già in una società abbastanza distopica).


Sullo sfondo si intravedano le finestre di un edificio e alcuni graffiti (tra cui il "gatto nero" dell'anarchismo, una persona che suona una chitarra, la scritta "power to the people"). Nella parte superiore le immagini di due muri ritagliati, diversi, con delle scritte disordinate e il simbolo dell'anarchia. Al centro di ogni muro c'è una finestra con delle piante sullo sfondo: in quella a sinistra c'è una ragazza con una macchina fotografica che copre la bocca; in quella a sinistra le sagome di tre esseri in giacca e cravatta: al posto della testa hanno degli schermi con disegnati, rispettivamente, un occhio, una bocca e un orecchio. Al centro c'è un altro ritaglio con una porta di un luogo abbandonato. Al centro di questo ritaglio c'è il disegno di un volto di un gatto con un monocolo elettronico, una cuffia e microfono. In rilievo la scritta "centri sociali etero-gestiti" e il simbolo dell'autogestione (la saetta che rompe il cerchio).


La storia non si ripete mai in maniera esattamente uguale, né esattamente diversa… Tanto meno nei mondi immaginari o futuribili!



I CENTRI SOCIALI “OBLÒ”, INFILTRATI”  E “CREAZIONI” AI TEMPI DEL GOVERNO COCOMERI

Siamo su Ovum, pianeta ovale da noi fisicamente irraggiungibile, in un sistema solare con due soli (un sole emette pochissima energia, che contribuisce comunque al riscaldamento ovale del pianeta, ma questi dettagli astronomici non ci interessano più di tanto...). La storia è ambientata principalmente a Calcalia, uno stato-nazione a forma di scarpa al centro del mar Meridionale, che bagna alcune sponde del continente Suolo, quello da cui sono partite le più sanguinose guerre di conquista. La storia ha due “protagonisti”.