PERÒ IL BERLUSCONISMO È DURO A MORIRE!
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La fonte dell'immagine originale di Silvio Berlusconi è il sito "Quirinale.it" ed è stata presa da Wikimedia |
Il 12 Giugno 2023 è morta la persona che ha influenzato maggiormente la storia politica italiana degli ultimi trent’anni.
Le leggi proposte in questi ultimi giorni, funzionali a logiche illiberali ma spacciate come ideale prosieguo della fantomatica “rivoluzione liberale” annunciata nel ‘94, strumentale lascito politico di “Mr. B.”, e con un manto di presunto garantismo (che tradotto in termini pratici significa impunità per i potenti in un sistema punitivo debole con i forti e forte con i deboli) insieme alla grottesca decisione di dichiarare lutto nazionale, ci fanno capire quanto ancora lo spirito del “berlusconismo” sia vivo nella nostra società seppure in forme “rinnovate”, quanto ancora questo pezzo di pianeta chiamato Italia sia la versione caricaturale delle democrazie liberali-liberiste, ridotto a barzelletta dei cosiddetti paesi sviluppati, e tramite l’auspicato progetto presidenzialista del “melonismo” pericolosamente proiettato verso un modello di “democratura” di stampo orbaniano.
Le influenze culturali dei media che ha controllato (sia pubblici che privati) hanno contribuito a diffondere una cultura patriarcale, qualunquista, individualista, consumista, dove la politica non è più un impegno quotidiano (anche e soprattutto al di fuori delle strutture partitiche) ma una chiacchiera da bar, qualcosa che assomiglia alla futile identificazione e appartenenza a una squadra calcistica invece che a una “fede laica”.