Questo è lo spazio (del cyberspazio dove è allocata questa fanza/rivista) dedicato alla scienza e alla tecnologia: dalle nuove scoperte della tecnica fino alle sue implicazioni etiche, dagli aspetti tecnici dei videogiochi per giungere a quelli sociali e artistici, dalle questioni informatiche come quelle della SEO per arrivare alle implicazioni sociali di temi come l'overloading informativo e la pertinenza dei SERP: più o meno troverete (o proporrete) ciò in questa rubrica... Il nome TRIKTèK, fonde le parole inglesi "trick" (ossia trucco) e "tech" (abbreviazione di tecnologia).
20.6.22
Ascoltare video YouTube in background:
due procedure diverse con Chrome
State cercando una maniera di ascoltare dei video di YouTube in background
(cioè mentre svolgete altre attività sul vostro telefonino o a schermo spento)?!
In questo primo post della rubrica TrikTèk e nel video collegato vi spiego come si può fare
usando il browser di "Big G" (e quindi Google Chrome, ma anche Brave, dato che entrambi
si basano su Chromium) sugli smartphone con sistema operativo Android.
Nel video collegato a questo post si illustrano due procedure: una è più immediata,
l'altra è leggermente più macchinosa ma sembra essere l'unica per i telefonini più datati
(la differenza consiste nel continuare la navigazione nel browser prima di uscire da esso...
Sembra troppo difficile a leggersi?! Allora guardate il video,
è molto più semplice di quello che sembra!)
State cercando una maniera di ascoltare dei video di YouTube in background
(cioè mentre svolgete altre attività sul vostro telefonino o a schermo spento)?!
In questo primo post della rubrica TrikTèk e nel video collegato vi spiego come si può fare
usando il browser di "Big G" (e quindi Google Chrome, ma anche Brave, dato che entrambi
si basano su Chromium) sugli smartphone con sistema operativo Android.
Nel video collegato a questo post si illustrano due procedure: una è più immediata,
l'altra è leggermente più macchinosa ma sembra essere l'unica per i telefonini più datati
(la differenza consiste nel continuare la navigazione nel browser prima di uscire da esso...
Sembra troppo difficile a leggersi?! Allora guardate il video,
è molto più semplice di quello che sembra!)
18.8.22
Come recuperare un sito cancellato, offline, modificato o chiuso? Quattro soluzioni
In questo post della rubrica TrikTèk e nel video collegato spieghiamo come recuperare
un sito cancellato, chiuso, che non è più online o che è stato modificato (per esempio
a seguito dell’acquisto del dominio da parte di qualcun altro), o almeno alcune pagine di esso
usando due servizi online e, come terzo metodo, combinandoli insieme. Un quarto metodo,
più ovvio ma meno performante, potrebbe essere quello di usare la cache dei motori di ricerca…
Un giorno un amico con un certo rammarico mi dice: “curavo un sito web ma poi non me ne
sono occupato più e il dominio è stato comprato da altri”. Allora gli ho chiesto subito se aveva
provato a usare “The Way Back Machine”, una macchina del tempo del web che, dopo
aver inserito uno specifico indirizzo, ci mostra diverse versioni della stessa pagina “fotografate”
Attingendo dal linguaggio della filologia possiamo definirlo un archivio di “varianti temporali”
1) Partiamo dunque dal primo metodo: prendete l’url della pagina principale e incollatelo nella
buca di ricerca della Way Back Machine. Se la pagina è stata archiviata vedrete una
“timeline”. Dopo aver cliccato sull’anno in cui la pagina è stata scansionata apparirà, sotto,
un calendario con le date specifiche in cui sono avvenute le scansioni.
Se non siete in possesso di altri indirizzi url oltre a quello della homepage da inserire
direttamente potete provare “navigando” a ritroso, e quindi
In questo post della rubrica TrikTèk e nel video collegato spieghiamo come recuperare
un sito cancellato, chiuso, che non è più online o che è stato modificato (per esempio
a seguito dell’acquisto del dominio da parte di qualcun altro), o almeno alcune pagine di esso
usando due servizi online e, come terzo metodo, combinandoli insieme. Un quarto metodo,
più ovvio ma meno performante, potrebbe essere quello di usare la cache dei motori di ricerca…
Un giorno un amico con un certo rammarico mi dice: “curavo un sito web ma poi non me ne
sono occupato più e il dominio è stato comprato da altri”. Allora gli ho chiesto subito se aveva
provato a usare “The Way Back Machine”, una macchina del tempo del web che, dopo
aver inserito uno specifico indirizzo, ci mostra diverse versioni della stessa pagina “fotografate”
Attingendo dal linguaggio della filologia possiamo definirlo un archivio di “varianti temporali”
1) Partiamo dunque dal primo metodo: prendete l’url della pagina principale e incollatelo nella
buca di ricerca della Way Back Machine. Se la pagina è stata archiviata vedrete una
“timeline”. Dopo aver cliccato sull’anno in cui la pagina è stata scansionata apparirà, sotto,
un calendario con le date specifiche in cui sono avvenute le scansioni.
Se non siete in possesso di altri indirizzi url oltre a quello della homepage da inserire
direttamente potete provare “navigando” a ritroso, e quindi
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