NON UCCIDE IL TERREMOTO MA GLI EDIFICI COSTRUITI MALE E LA
MANCANZA DI PREVENZIONE!
La catastrofe naturale e la conseguente tragedia umana offrono alcuni spunti di riflessioni illustrati da Editorialista Travagliato, insieme a una rassegna delle ultime notizie riguardanti la questione degli aiuti umanitari: la mancanza di prevenzione verso i fenomeni naturali alimentata dalla corruzione, l’estraneità e la superiorità percepite dall’essere umano nei confronti dell’ambiente e degli ecosistemi, l’istinto al tempo stesso socievole e clanico degli umani.
Il 6 Febbraio un terremoto ha scosso furiosamente il
territorio alla frontiera tra Turchia e Siria con l'epicentro tra le province di Gaziantep e Kahramanmaras, nei confini politici della Sublime porta. La
magnitudo rilevata della prima scossa è di quasi 8 gradi (su 9,5 della scala Richter, che indica la forza
meccanica di un sisma) mentre la più forte scossa di assestamento ha raggiunto
quasi 7 gradi. La profondità dell’evento sismico è di 10 KM (molto vicina al livello della superficie e quindi più dannosa): il grado dei danni subiti
è stimato a quota 9 della scala Mercalli
(precisamente detta scala MCS, su un
massimo di 12 gradi, limite che indica la distruzione totale).
Mentre si scrive questo post il bilancio delle vittime
accertate ha raggiunto la tremenda cifra di circa 20 mila, mentre centinaia
di migliaia si contano tra dispersi, senzatetto e feriti. Per avere un’idea dell’ampiezza della
catastrofe si è affermato che è stato mille volte più forte del terremoto di Amatrice ed è paragonabile, in riferimento alla storia italiana, solo a un
terremoto che ha colpito la Sicilia nel 1693.
Secondo il “sultano” turco Erdogan si tratta del più grave terremoto nel paese
dopo un evento analogo nel 1939 che provocò circa 30 mila morti. Anche nel 1999
la Turchia fu colpita da un altro sisma: le vite spezzate furono più di 17
mila. Molte organizzazioni in quel frangente denunciarono il dilagante
abusivismo edilizio e la deturpazione dell’ambiente senza rispettare gli
standard di sicurezza…
Questo articolo della BBC mostro le foto di alcuni luoghi
immortalati prima e dopo la tragedia, fornendo visivamente una “cifra” dei
danni subiti
LA MANCATA PREVENZIONE E L’ABUSIVISMO AMBIENTALE ED EDILIZIO
COLLEGATO A CORRUZIONE E A UNA VISIONE MIOPE DELL’ESISTENZA
Molti edifici erano già gravemente danneggiati dalla guerra
civile siriana che continua da più di un decennio (più del 65% delle
infrastrutture basilari erano già distrutte o pesantemente danneggiate nel
nord-ovest della Siria, secondo il Rojava
Information Center):
i danni del sisma si sono aggiunti alla precarietà esistenziale di popolazioni
martoriate dalla guerra, dei profughi e degli sfollati interni che faticano a
ricevere beni di prima necessità, assistenza sanitaria ed educazione e anche
solo a scaldarsi, una popolazione quasi totalmente sotto la soglia di povertà.
Dal lato della Turchia, sul canale Telegram
Rise Up 4 Rojava, oggi si legge:
<<i giornalisti che criticano la
reazione del governo alla catastrofe sono stati immediatamente arrestati. Non
possiamo considerare questa catastrofe al di fuori della sua dimensione
politica: migliaia di morti potevano essere evitate. Lo stato Turco e l’attuale
regime al potere dei partiti AKP-MHP hanno rubato milioni diretti alla stessa
emergenza di cui parliamo adesso, hanno permesso ai costruttori di realizzare
edifici scadenti in una zona a
rischio sismico senza nessun criterio ragionevole, collezionando milioni in
tangenti. Le province a maggioranza curda aspettano disperatamente da giorni
supporto>>.
Alla corruzione si somma la miopia della specie umana che
tende a considerarsi avulsa dalla natura, salvo poi riscoprire tragicamente di
essere ospite di un pianeta che non può e non dovrebbe tentare di dominare, ma
dovrebbe rispettare come un ospite: si dice che non sono i terremoti a uccidere
ma come vengono costruiti gli edifici, uccide la prevenzione che non viene
fatta!
Abbiamo le capacità tecnologiche per costruire in maniera –quantomeno
più- compatibile con il nostro habitat e in maggiore sicurezza, ma allora
perché non lo facciamo? Perché siamo coinvolti in un sistema socio-economico
che punta all’espansione economica infinita in un sistema ambientale che pone
dei limiti e che non è infinito, perché pensiamo all’arricchimento economico
sul breve termine alimentato dalla corruzione e finalizzato all’accumulazione
di capitale di pochissimi, mentre a un’altra minoranza più estesa restano le
borghesi briciole di una vita “comoda” e la stragrande maggioranza non ha nemmeno
le risorse per assicurarsi le calorie minime per far funzionare il proprio
metabolismo… Perché l’abusivismo edilizio, le case costruite con materiali
scadenti sono funzionali a questo sistema!