UN GENERE MUSICALE INTERNAZIONALISTA
Per la rubrica Recentips consigliamo e facciamo una recensione di "Sempre dalla parte del torto", album musicale della "Banda POPolare dell’Emilia Rossa", uscito quasi un anno fa e con diversi featuring militanti.
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La copertina dell'album |
L'AUTOPRODUZIONE È LA MIGLIORE SOLUZIONE!
"Sempre dalla parte del torto" è il quarto album della "Banda POPolare dell’Emilia Rossa", band nata a Modena nel 2011. Si definiscono <<un gruppo proletario composto da delegati Rsu Fiom delle più importanti fabbriche metalmeccaniche di Modena, tra cui Ferrari, Maserati, e da musicisti professionisti che più precari di così non si può. Definiamo il nostro genere musicale col termine “internazionalista” perché vuole essere fuori da qualsiasi schema predefinito che non siano l’unità e solidarietà delle classi subalterne anche in ambito musicale ed artistico oltre ogni frontiera>>.
L'album è stato autofinanziato tramite una campagna di crowdfunding: le offerte di diversi co-produttori sono servite a mantenere libera la loro musica dalle ingerenze del mercato e dalle "censure de facto" delle grandi case discografiche. Citando il proverbio "chi paga l'orchestra decide la musica", spiegano che <<da band autofinanziata ed autoprodotta>> la scelta del crowdfunding, e cioè di un autofinanziamento collettivo, è stata la maniera <<migliore per permetterci di pubblicare liberamente la nostra arte senza scendere a compromessi>>. La diabolica entità del "mercato" tende a escludere, in tutti i settori della cultura e dell'informazione, contenuti "scomodi", che fanno sviluppare spirito critico, che seminano germi di ribellione verso le ingiustizie. Viceversa siamo bombardati di pubblicità, contenuti triviali e tormentoni musicali il cui scopo principale è quello di un "intrattenimento" scialbo, finalizzato a sottometterci alla religione capitalista e al supremo comandamento del "produci, consuma e crepa".