UN LIBRO DITATTICO-INFORMALE PER PREPARARSI AL CONFLITTO SOCIALE E A <<UN NUOVO TIPO DI GUERRA PSICHICA E MEMETICA, CON L’OBIETTIVO CHE È SEMPRE LA PACE>>
Tra le righe della rubrica RecenTips recensiamo e facciamo un conciso “riassuntazzo” del “Manuale di guerra psichica”, un trattatello che riteniamo il punto di arrivo, “ideale” per chi si definisce attivista o intraprende un percorso di militanza politica, di una traiettoria che inizia dal plurisecolare “L’arte della guerra” passando per il “Manuale del guerriero della luce”.
UN TRATTATELLO SU GUERRA PSICHICA E CONFLITTO SOCIALE
Il libro è un “trattato informale” dove si trovano alcune istruzioni sulle strategie di combattimento e consigli tattici per le “guerre” –perlopiù in senso lato- ascrivibili allo stesso filone di testi come l’antichissimo “L’arte della guerra” di Sun Tsu: la differenza principale con questi scritti sta nel fatto che non è un “vero e proprio” trattato militare, non insegna a sparare, a intercettare le comunicazioni di una milizia nemica fornendo nozioni di crittografia o ad assaltare fortezze, e nemmeno specifiche tecniche di psywar (guerra psicologica) per seminare il panico in una popolazione avversa, dato che il “campo di battaglia” non è quello militare tout court o delle rivolte “fisiche” contro delle istituzioni (anche se non mancano dei richiami alla guerra vera e propria) ma quello del conflitto sociale in un’ottica di militanza politica, finalizzata principalmente ad azioni di critica e protesta.
Del resto anche lo storico scritto di Sun Tsu (anche se l’attribuzione a un unico autore del testo, risalente a più di venti secoli fa, è “filologicamente” incerta), e alcune delle “verità” che lo contraddistinguono come quella sulla gestione non distruttiva della conflittualità (in parole povere: “il conflitto più vittorioso è quello che si combatte senza combattere, senza impugnare le armi”) ha influenzato fortemente la cultura orientale e non solo, permeando eterogenei ambiti formativi e, di certo, non usato soltanto nelle accademie militari, anche se fornisce dei consigli pratici e generici sulla strategia delle ostilità…
Questo filo conduttore “strategico” è fuso con lo stile ricercato e con i consigli pratici ed etici di un altro “manuale informale”, di cui molti avvertiranno il richiamo sin dalle prime righe, e cioè con il “Manuale del guerriero della luce” di Paulo Coelho. Gli elementi spirituali e cristiani che si trovano nell’opera dello scrittore brasiliano vengono però depurati e sostituiti dai principi morali dell’attivismo politico, spesso con tratti edonistici e leggermente esoterici.
La prospettiva “politico-spirituale” antagonista da cui il “Manuale di Guerra Psichica” osserva il conflitto sociale (e questo altro <<non è che la continuazione della Guerra Psichica con altri mezzi>>) è principalmente quella di una <<guerra delle ombre>>, cioè di un conflitto portato avanti tramite trappole psicologiche, insidie comportamentali e manovre di propaganda: <<quando il nemico non può offendere il vostro corpo nell’ordinamento democratico, offenderà la vostra ombra>> e perciò, incitano gli autori dalla quarta di copertina, <<sarà cosa utile che vi prepariate sin da subito>>!