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23.11.24

IL GIUDICE SOPRAVVISSUTO ALL’OLOCAUSTO “ANTISEMITA” E NETANYAHU

C’È UN SOPRAVVISSUTO ALL’OLOCAUSTO NEL GRUPPO DI GIURISTI CHE HA ANALIZZATO E APPOGGIA LA RICHIESTA DI ARRESTO DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE, DEFINITA DA NETANYAHU <<ANTISEMITA>>


Sullo sfondo il disegno di un manifesto con sopra scritto "Wanted" e sotto "for war crimes and crimes against humanity". Al centro la foto di Netanyahu.

Per molti la richiesta di arresto al premier e all’ex ministro della difesa israeliani segna l’inizio della fine politica di Netanyahu, ma non certo la fine delle immani sofferenze inflitte a palestinesi e libanesi.

Mentre la propaganda si concentra sulla contro-accusa di Netanyahu e della sua schiera di pennivendoli, secondo cui la Corte sarebbe faziosa, allineata con il terrorismo e antisemita, quasi nessuno si accorge di un particolare: Theodor Meron, 95 anni, sopravvissuto all’Olocausto dopo essere stato detenuto in un campo di lavoro forzato in Polonia, fa parte di un gruppo di giuristi che ha appoggiato la richiesta di arresto. Il parere del comitato dei giuristi è stato richiesto dal Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale, Karim Ahmad Khan, a Maggio.


Iniziamo ricapitolando quali sono le specifiche accuse.



In alto a destra  il disegno di un manifesto con sopra scritto "Wanted" e sotto "for war crimes and crimes against humanity". Al centro la foto di Netanyahu. In basso a sinistra un primo piano di Theodor Meron con la toga: sullo sfondo si intravede un logo ONU. Al centro la seguente didascalia: Netanyahu ha definito il mandato d’arresto nei suoi confronti un «atto antisemita» di una «corte faziosa».  La decisione “antisemita” è stata analizzata e convalidata all’unanimità da un gruppo di sei esperti in diritto internazionale, consultato dal Procuratore Khan. Tra questi c’è Theodor Meron, sopravvissuto all’Olocausto ed ex ambasciatore israeliano. 4 anni fa disse:  «Oggi vediamo tantissimi esempi in corso di brutali massacri etnici e religiosi. Molti di questi sono in effetti, in termini legali, genocidi. Oggi ci stiamo addentrando in una fase di nazionalismo radicale e sfrenato. È contro gli immigrati. È contro i musulmani. È contro gli ebrei. Bisogna fare attenzione a questi demagoghi che predicano odio religioso ed etnico (...) L’Olocausto non sarebbe potuto accadere senza la collaborazione di tanti europei (...) Se non impariamo la lezione potremmo far ripetere queste situazioni.
Immagine del giudice Theodor Meron della Corte ONU per giudicare i crimini nell'ex Yugoslavia rilasciata con licenza Creative Commons.



LE ACCUSE DELLA CPI E DELLA CIG

Due giorni fa la Camera di giudizio preliminare della Corte Penale Internazionale (CPI) ha approvato i mandati di arresto richiesti a Maggio dal Procuratore Capo, Karim Ahmad Khan, nei confronti dei leader israeliani e di Hamas per diversi crimini di guerra e contro l’umanità. Teoricamente, se l’ex ministro della difesa Gallant e il premier Netanyahu si recassero in uno dei paesi che ha ratificato lo Statuto di Roma potrebbero essere arrestati e condotti all’Aja. L’autocrate ungherese Orban ha già invitato Netanyahu in segno di spregio e sfida al diritto internazionale.

La CPI (ICC è l’acronimo in inglese) ha il compito di accertare responsabilità di singole persone. Il suo procedimento giudiziario non va confuso con la causa della Corte “cugina” e massimo organismo giudiziario dell’ONU, la Corte di Giustizia Internazionale (CGI acronimo in italiano e ICJ in inglese) avviata dal Sudafrica.