GLI SFORZI VANI DEL PROIBIZIONISMO E IL FALLIMENTO SISTEMICO DELLA GUERRA ALLA DROGA
Tra le righe digitali della rubrica “Define” parliamo
della definizione di due espressioni legate alle politiche sugli stupefacenti
illegali, da una prospettiva principalmente “materialista” e basata largamente
sulle dichiarazioni di un ex poliziotto infiltrato e sull’ultimo documento
delle Nazioni Unite che sancisce, anche per i più conservatori e benpensanti,
il fallimento della cosiddetta “guerra alla droga”.
LA TEORIA DI DARWIN APPLICATA AL MERCATO DELLA DROGA
Avete presente quando sui Tg, sui giornali e sui media in generale vengono strillati titoli e notizie che suonano più o meno così: <<super-mega operazione porta al maxi sequestro di quintali di droga>>. Analoga enfasi, di solito ripresa pedissequamente dalle veline poliziesche, viene usata anche quando i quantitativi di stupefacenti sequestrati sono più irrisori: <<arrestato spacciatore che nascondeva un etto di droga tra marijuana, cocaina ed eroina>>.
Quello che di solito i media mainstream non dicono è che, al di là di come la pensiate, quei sequestri e quegli arresti favoriscono trafficanti e spacciatori più forti (e in questo caso parliamo della legge “darwiniana” del più forte applicata al mercato della droga) oppure stanno semplicemente spostando o “delocalizzando” il problema (in questo caso si può parlare di effetto palloncino).
Quando si parla di “Darwinian Trafficker Dilemma” (“il dilemma darwiniano del trafficante”) ci si riferisce a un fenomeno amplificato o facilitato dalla repressione del traffico degli stupefacenti illegali: le operazioni di polizia, soprattutto quelle che tendono a reprimere i “pesci piccoli” (ma non solo), non fanno altro che spazzare via una parte della concorrenza, favorendo l’ascesa di “pesci più grossi” e culminando nel consolidamento di oligopoli e monopoli nel mercato della droga.
In parole povere si tratta della “legge del più forte”, del “più adatto” che, riduttivamente e materialisticamente, è anche “legge” economica di mercato (legale o illegale che sia).