Aggiornamento sull'Agenzia che fornisce servizi essenziali e garantisce basilari diritti umani dei palestinesi sfollati a partire dal ’48: Israele aveva accusato una manciata di dipendenti dell'UNRWA di complicità nel 7 Ottobre, mentre un altro migliaio sarebbe collegato con Hamas e la Jihad Islamica Palestinese. Le accuse avevano comportato la sospensione dei fondi versati da diversi stati all'UNRWA.
A sua volta
l'Agenzia ONU per il soccorso e il collocamento dei profughi palestinesi, che in questo momento deve far fronte soprattutto alla
denutrizione dilagante a Gaza, aveva accusato Israele di aver estorto con la tortura delle confessioni da dipendenti ristretti.
Molti dei paesi
hanno già ripreso a fornire finanziamenti all'agenzia per i rifugiati
palestinesi e, pochi giorni fa, un'indagine
interna all'ONU ha confermato che Israele non ha mai fornito alcuna prova
a sostegno delle sue accuse.
Il rapporto
fornisce, inoltre, decine di indicazioni per migliorare l'applicazione
del principio di neutralità e afferma che l'Agenzia <<non è
sostituibile ed è indispensabile>>, mentre i governanti sionisti
si sforzano di eliminarla insieme al cosiddetto "diritto al
ritorno".
Infine, l'Agenzia è stata anche oggetto di diverse campagne di delegittimazione, inclusa un'operazione di propaganda digitale.
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Un monumento con la chiave che simboleggia il diritto al ritorno dei palestinesi. Foto di Reina91 da Wikimedia rilasciata con licenza Creative Commons |