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26.4.25

È MORTO UN RE...

LE DICHIARAZIONI OSCURANTISTE DEL PRESUNTO PAPA PROGRESSISTA, CHE UNA PARTE DELLA SINISTRA NON VUOLE RICORDARE


AVEVA DETTO ANCHE QUALCOSA DI SENSATO IN FAVORE DI ALCUNI DEGLI ULTIMI DELLA TERRA, MA CHI CI GOVERNA NON VUOLE RICORDARLO



Al centro le guardie svizzere, armate di lance, scortano la bara del papa trasportata da alcuni uomini in giacca e papillon. Intorno una folla di persone, molte scattano foto. SUllo sfondo un edificio del Vaticano.

È morto un sovrano che potrebbe essere definito “illuminato” solo considerando il bassissimo livello morale e di analisi teorica dei sovrani in generale. Un livello sotto terra, come il corpo tumulato dell'ultimo monarca della teocrazia vaticana. Bassissimi come lo sono gli stessi retrogradi concetti di aristocrazia, imperatori e regnanti vari.

Tra queste pagine abbiamo già parlato delle ipocrite e imbarazzanti “aperture” alla comunità LGBTQ+ di Papa Francesco: mentre diceva di non poter giudicare nessuno perché non era dio (anche se lo rappresenterebbe), dichiarava di essere favorevole a psichiatrizzare una persona gay, a patto che fosse bambina. Essere gay da bambini è una malattia, secondo il defunto sovrano “illuminato”. Da adulti poi non si può fare più nulla, nemmeno giudicare... Di fronte a questa logica, appaiono roba da poco le espressioni omofobe come la <<frociaggine>> da debellare nei seminari. Oppure le esclamazioni sessiste sul <<chiacchiericcio che è roba da donne>>, non certo per chi indossa i <<pantaloni>> .

9.3.24

L'ABORTO È DIRITTO COSTITUZIONALE IN FRANCIA

IN ITALIA ZIGOTI, FETI ED EMBRIONI CONTANO PIÙ DELLE DONNE


Questa settimana la Francia è diventata il primo paese del pianeta a inserire il diritto all'aborto in Costituzione. Un provvedimento appoggiato dalla stragrande maggioranza del paese e approvato con il voto favorevole di 852 parlamentari su 902, superando ampiamente i tre quinti dei voti richiesti per le modifiche costituzionali.


una donna mantiene un cartello con la scritta: "my body, my choice"
Foto di Jasmine da Unsplash. Il cartello recita: "Il mio corpo, la mia scelta"


Invece, nel resto del Mondo, il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza è minato da un maxi-fronte che riunisce gli estremisti cristiani "pro-vita" e i fondamentalisti islamici di varie teocrazie. Un fronte fanatico-monoteista interessato più alla tutela di feti, e persino degli embrioni, che alla salute di donne e identità gestanti.

5.2.24

ABORTO, IL PERSONALE È POLITICO

Narrano le nostre storie, arbitrano i nostri corpi, violano la nostra privacy e minano le nostre scelte. Pauline Harmange, già autrice di “Odio gli uomini”, non ci sta e decide di raccontare intimamente il suo aborto.


Il personale è politico” è uno slogan risalente alla “seconda ondata femminista” (anni ‘60) che ancora sentiamo nostro, che ancora gridiamo e che ancora scriviamo: è anche il sottotitolo del volume “Aborto” della scrittrice e attivista francese Pauline Harmange, edito in Italia da Mimesis e presentato a Napoli allo Zero81 lo scorso mese da Angela Balzano, autrice –assieme a Valentina Greco- della prefazione e da Federica Di Martino, psicologa, psicoterapeuta e fondatrice di “IVG ho abortito esto benissimo. La presentazione è stata organizzata dal collettivo “Cca’ nisciun’ è fessa”. 


Uno screenshot della locandina dell'evento


Il filo sottile che ha legato tutti i punti di questa presentazione è la necessità di politicizzare l’esperienza dell’IVG (acronimo di “Interruzione Volontaria di Gravidanza”) senza perdere la complessità e la dimensione intima di chi lo ha vissuto, lo vive e lo vivrà, evitando retoriche appiattenti e sottolineando la necessità di costruire una solida narrazione collettiva.

 

Le relatrici e le moderatrici al tavolo