1.6.24

"FROCIAGGINE NEI SEMINARI" E "CHIACCHIERICCIO DA DONNE": IL PAPA HA DETTO DI PEGGIO...

NON MERAVIGLIANO LE ULTIME DICHIARAZIONI DEL "PROGRESSISTA" MONARCA VATICANO

La stampa mainstream si concentra sull'espressione "frociaggine" che avrebbe usato il monarca vaticano, Papa Francesco. In queste ultime ore sono uscite altre dichiarazioni intrise di patriarcato del "Patriarca d'Occidente". Ricordiamo, con un tocco di satira amara, che negli scorsi anni aveva detto cose molto peggiori nei riguardi della comunità LGBTQIA+...


In alto a sinistra una caricatura del volto di Francesco. In basso a destrea il simbolo del vaticano in stile graffiti. Al centro la scritta: "In questi giorni si discute di alcune dichiarazioni scurrili e sessiste pronunciate a porte chiuse dal monarca vaticano. Avrebbe esortato i vescovi a <mettere fuori dai seminari tutte le checche, anche quelle solo semi orientate> dato che <nella Chiesa c'è troppa frociaggine>. In un altro incontro a porte chiuse con dei sacerdoti avrebbe detto, in riferimento alla corruzione nel vicariato romano, che <<il chiacchiericcio è roba da donne (...) noi abbiamo i pantaloni, dobbiamo dire le cose (...) Ci sono alcuni di voi che hanno i pantaloni e a me piace tanto questo. Il papa “progressista”, nel 2018, ha affermato che bisognerebbe ricorrere alla <psichiatria>  per lə bambninə gay che manifestano questa <inquietudine> mentre è <un’altra cosa quando si manifesta da grande>". La parola "frociaggine è scritta con caratteri dei colori dell'arcobaleno.



DALLA <<FROCIAGGINE NEI SEMINARI>> AI PERIZOMI PASSANDO PER LA TEORIA A-SCIENTIFICA DELLA "MALATTIA OMOSESSUALE"

Lunedì il sito di gossip e retroscena Dagospia ha riportato delle dichiarazioni del monarca vaticano, pronunciate in privato di fronte a decine di vescovi la settimana precedente, che sono salite subito alla ribalta delle cronache. Papa Francesco avrebbe esortato i vescovi a <<mettere fuori dai seminari tutte le checche, anche quelle solo semi-orientate>> dato che <<nella Chiesa c'è troppa frociaggine>>.

Partendo dall'aspetto semantico, le parole che avrebbe usato il capo della monarchia vaticana risultano chiaramente scurrili e politicamente scorrette, a meno che non venissero pronunciate in senso scherzoso o provocatorio da chi fa parte della comunità LGBTQIA+ (e non ci risulta che Papa Francesco ne faccia parte) o da attivistə transfemministə (e sicuramente lui non è unə di questə).

Una parziale smentita del vertice teocratico del Vaticano è arrivata dal sito Vatican News, insieme alle scuse del Papa (le prime nella storia da un Papa alla comunità LGBTQIA+, secondo il presidente onorario di Arcigay Franco Grillini): <<il Papa non voleva offendere o esprimersi in termini omofobi e porge le scuse a chi si è sentito offeso per l'uso di un termine riferito da altri>>, si legge nel comunicato, in cui si precisa anche che nella Chiesa <<c'è spazio per tutti! Nessuno è inutile o superfluo>>. Quindi, all'apparenza, i seminaristi gay non avrebbero nulla di cui preoccuparsi (per le aspiranti suore lesbiche il problema sembra non porsi, non avendo le donne la possibilità di occupare posizioni di potere ecclesiastiche. Ma a loro spetta un ruolo formalmente più importante, stabilito dal principio mariano!).

In realtà un giudizio contrario al sacerdozio per gli omosessuali è stato espresso più e più volte da Francesco e dai monarchi precedenti, anche se in forme non linguisticamente scurrili. L'ultima volta, riporta Vatican Insider, nel 2018, sempre a un incontro della CEI a porte chiuse: <<se c'è dubbio di omosessualità meglio non fare entrare in seminario. Occhio alle ammissione ai seminari, occhi aperti>> per evitare <<scandali>> e peccaminosi <<atti omosessuali>>, aveva detto l'attuale Vicario di Cristo.

Ma, molto peggio, il monarca vaticano aveva fatto delle gravissime dichiarazioni nello stesso anno nei confronti di tutte le persone omosessuali...

Esternazioni che avallano la teoria a-scientifica del "deviante" da "medicalizzare", molto in voga tra i simpatizzanti di Vannacci e affini, sostenuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità fino al 1990, quando considerava l'omosessualità una malattia. C'è una dichiarazione in particolare, che avevamo riportato tra queste pagine impalpabili, in un articolo intitolato "Morto un papa ce ne sta un altro"(in cui abbiamo parlato di come gli ultimi tre papi hanno affrontato la "questione LGBTQIA+" e la pedofilia nella chiesa). Così Bergoglio parla dell'omosessualità, dando un consiglio ai genitori con un* figli* gay, e chiarendo che bisogna determinare <<in quale età si manifesta questa inquietudine nel figlio. È importante! Una cosa è quando si manifesta da bambino: ci sono tante cose da fare con la psichiatria, o… Per vedere come sono le cose. Un’altra cosa è quando si manifesta da grande, dopo i venti anni circa>>. In quel caso, evidentemente, sei incurabile! Lə bambinə gay invece vanno psichiatrizzate prima dei venti anni. Genitori e genitrici, ferventi credenti, sentite il consiglio del Papa: andate dallo psichiatra o, dopo la maggiore età, accettate i figli gay, come li ha fatti dio e non più "modificabili"!

Ritornando alla questione dei giovani gay che sentono la vocazione, per il sito Silere Non Possum (che, insieme a Dagospia, avevamo già menzionato in un articolo di fact-checking a proposito di una dichiarazione mai smentita su Minniti <<criminale di guerra>>) la "sincerità", richiesta ai candidati al sacerdozio in merito al loro orientamento sessuale, rientra all'interno di un <<sistema>> collaudato, utilizzato da Papa Francesco anche in altri contesti. Secondo l'autore il <<mantra>> del papa è: 

<<"Dire le critiche in faccia". Il sistema è il medesimo che viene utilizzato in seminario per chi è omosessuale. "Bisogna essere trasparenti, affidarsi al formatore, dire tutto senza paura", è il mantra. Nel momento in cui un ingenuo candidato afferma di essere omosessuale, viene cacciato e guai a farsi rivedere nei paraggi. Il Papa utilizza lo stesso metodo: "Sii sincero, devi avere i pantaloni, dimmi tutto", [poi] quando parli lui ti prepara un bel biglietto per le nazioni più sperdute del globo. È accaduto così per Mons. Gianpaolo Montini, Gerhard Ludwig Müller, Robert Sarah, Georg Gänswein e la lunga lista è infinita>>.

Queste parole, tratte da un articolo siglato "d.R.M." del suddetto e sopralinkato sito, che si contrappone a quello che tra le sue pagine è più volte definito <<il giornale di partito>>, ossia Vatican News, si collegano ad altre dichiarazioni del re del Vaticano. Dichiarazioni rivelate proprio da quel sito (e che per adesso ci risultano non smentite) intrise di patriarcato e sessismo... Sono finite Venerdì 31 Maggio sull'Ansa (un giorno dopo la pubblicazione sulla "prima fonte" della notizia) e poi, a rotazione, su tutti i giornali. Il "macho" Papa Francesco avrebbe detto, in un altro incontro a porte chiuse con dei sacerdoti della diocesi di Roma e in riferimento alla corruzione nel vicariato romano, che <<il chiacchiericcio è roba da donne (...) noi abbiamo i pantaloni, dobbiamo dire le cose (...) Quando non si parla chiaro succede quello che succede in una parrocchia che non ricordo bene. Ma questo Papa, ma questo Papa. La lamentela. Se tu hai qualcosa che vedi che il vescovo non fa, vai dillo. Ma non la lamentela. Ci sono alcuni di voi che hanno i pantaloni e a me piace tanto questo. "Papa perchè hai fatto questo", mi dicono>>.

Allora, caro Papa, speriamo che ci leggerai (e speriamo che ci leggeranno anche tanti credenti e conservatori, se avranno il coraggio di arrivare fino alla fine. Non risparmiatevi nei commenti ma senza insulti, per favore): noi abbiamo pantaloni, gonne, pantaloncini, slip, boxer, perizomi e alcunə anche completamente nudə e ti scriviamo: quello che dici ("frociaggine", "avere i pantaloni", ma soprattutto lo psichiatrizzare qualcuno per il suo orientamento sessuale e "terapie di conversione" varie), secondo te, non è un tantino antiquato e irrispettoso, oltre che profondamente discriminante e grave?!


Delle bandiere "New Progress Pride" a una manifestazione.
Immagine di repertorio de Lo Skietto




UN CONSERVATORE CHE SI SENTE PROGRESSISTA

Seguendo la linea e la filosofia editoriale di questa "fanzina", dopo aver sintetizzato i fatti saliti alla ribalta delle cronache e le origini di questi, passiamo a esprimere molto "faziosamente" altre opinioni... Condite da una sana e amara satira anticlericale.

Si può supporre che Bergoglio, il successore dell'apostolo Pietro, pur avendo un profondo animo conservatore si creda in qualche maniera "progressista". Però, ogni volta che lancia qualche timido -e imbarazzante- segnale di innovazione, deve scontrarsi con anime ancora più retrive della sua, oltre a quella componente conservatrice che alberga in lui, e che penso sia preponderante. Per questo a quelle "timide aperture" di solito seguono delle sferzate che, secondo la modesta opinione di chi scrive, sono completamente retrograde e, in qualche modo, "bilanciano" i suoi istinti, per così dire, "innovatori". E, al di là di questo giudizio, penso che alcune di quelle sferzate rappresentino delle indebite ingerenze in fatti che dovrebbero essere "dati a Cesare" (o meglio "alla Cesara", per restare nell'attualità nostrana) come il parere favorevole alla proposta di Fratelli d'Italia di rendere reato universale la "gestazione per altrə", tema che suscita molte controversie anche negli ambienti di militanza e femministi, in quanto viviamo in una società dominata dal mercato e non dai rapporti di solidarietà, sempre secondo l'opinione dello scrivente). Oppure ai timori espressi per il <<pericolo più brutto di oggi>>: non parliamo delle guerre e della povertà che, glie ne va dato atto, ha forse messo più in risalto dei suoi predecessori. Il pericolo è rappresentato da una fantomatica e complottista <<ideologia gender>>, che negherebbe le differenze biologiche tra individuə (aperta altra parentesi: in realtà, sempre secondo chi scrive, è proprio il binarismo uomo-donna che nega la complessità del "creato" -da chi o da cosa?!-).

Tralasciamo, in questo frangente, la questione dell'aborto inteso come <<omicidio>> di un embrione o di un feto (ma se volete approfondire le questioni sociali e di diritto canonico inerenti la distinzione tra "feto animato e inanimato" e le incoerenze dei "pro-vita" globali che attaccano, fisicamente, le donne in procinto di esercitare un diritto e poi non alzano mezzo cartello per i bambini sterminati nelle incubatrici a Gaza, vi segnaliamo degli articoli in proposito a questo link) e il <<crimine contro la vita>> che rappresenterebbe l'eutanasia.

In conclusione, secondo chi scrive, c'è un enorme problema nell'istituzione ecclesiastica collegato alla sua stessa natura, a dinamiche di potere e di comunicazione: non affronta con coerenza i temi della sessualità e delle relazioni affettive al suo interno. E, peggio ancora, impedisce, di fatto, di farli affrontare anche all'esterno, avendo imposto nei secoli i suoi tabù ai fedeli e pure ai non fedeli, specialmente quando si ritrovano a essere una minoranza all'interno delle società cattoliche. Esempio pratico: le ore che si spendono (e si sprecano) a insegnare la religione cattolica, con la scusa che è essenziale per comprendere la cultura "italiota", invece di impiegare tempo per educazione all'affettività e alla sessualità. Come si dice spesso, il problema della nostra Costituzione è che non viene sostanzialmente applicata, e non tanto il fatto che andrebbe modificata. Tuttavia una riforma costituzionale che servirebbe sicuramente è quella per l'abolizione del Concordato.

Ritengo anche che quell'istituzione, tramite l'imposizione di dogmi vari per i quali molti si sono letteralmente bruciati e scannati, ha tradito irreversibilmente gli intenti primigeni del cristianesimo delle origini e del suo fondatore, un proto-comunista e proto-anarchico sognatore, egalitario ed esaltato, tra i primi pacifisti della storia, che predicò di "amare il proprio nemico" e osò sfidare i poteri costituiti del suo tempo, che per questo pagò un caro prezzo e che non è nato da una vergine (fatte salve improbabili teorie fanta-scientifiche e fanta-storiche perché, perlomeno teoricamente, oggi una donna vergine potrebbe restare incinta tramite fecondazione assistita. Dettaglio storico-nozionistico: pare che la prima inseminazione artificiale umana risalga al tardo '700), un certo "Gesù storico".

Lighnostyco Pruno



Su una porta che ha dei motivi che ricordano le svastiche la scritta a spray in bianco "God is Gay" e una "A cerchiata" rossa.
Immagine di Mænsard vokser da Wikimedia Commons rilasciata con licenza Creative Commons

Salutandovi con questa immagine provocatoria, che ci induce anche a riflettere sul "Dio" inteso generalmente come "macho" che lancia fulmini dall'alto dei cieli o elargisce misteriosi miracoli, ribadiamo ai conservatori di non risparmiarsi nei commenti, ma senza insulti (parole scurrili e attacchi personali verranno cancellati). A tutt* le altr* chiediamo un enorme favore: se avete trovato i contenuti di queste pagine digitali in qualche maniera utili aiutateci a diffonderli tramite passaparola, chat di messaggistica, "social asociali" (trovate i link sotto) oppure, meglio ancora, connettetevi con noi sul "Fediverso" (principale alternativa decentrata e autogestita ai social mainstream), in cui siamo attualmente presenti con un account Mastodon. Grazie 1000! Love!

3 commenti:

  1. Sono convinto che tante verità scientifiche sono state oggetti di lunghe ricerche e studi approfonditi...e poi hanno raggiunto la verità... così è per tante cose ora difficili da capire...ma si arriverà alla conoscenza giusta per tutti

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    1. Salve Anonimo, sono Skietto di Fanrivista. Francamente non ho capito a quali verità scientifiche si riferisce. Inoltre, penso che di solito esistono diverse "verità" e non una sola.

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  2. Articolo interessante. Quando il papa aveva dato via libera alla benedizione delle coppie gay poi ha fatto marcia indietro

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