Novantacinque anni fa venivano barbaramente giustiziati due migranti anarchici italiani negli Stati Uniti. Si chiamavano Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco. Cinquanta anni dopo la loro esecuzione venivano ufficialmente riconosciuti come innocenti. La narrazione della loro vicenda è spesso distorta in senso agiografico e non restituisce la complessità della “dimensione anarchica” in cui vivevano, oltre che della scelta che si trova di fronte a molti militanti: la via della lotta armata (si chiarisce subito che, chi scrive quest’articolo, ritiene la violenza fisica un’estrema ratio che bisogna cercare di evitare in tutti i modi). Infatti, pochissimi parlano del titolo dell’opuscolo che spiega come fabbricare bombe ed è connesso alla loro vicenda, essendo la frase-appello del loro testamento spirituale: “La Salute è in voi”…
Tra le pagine elettroniche della rubrica “Esami Infiniti” si è parlato di Sacco e Vanzetti in una tesi di laurea sull’editoria libertaria italiana.
In particolare se ne parla nel capitolo dello scritto dedicato ai periodici anarchici. Non è un caso: la vicenda del calzolaio pugliese e del pescivendolo piemontese si intreccia con quella di un gruppo anarchico che ruota intorno al periodico Cronaca Sovversiva, diretto da Luigi Galleani.