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20.5.23

BERLUSCONI ASSOLTO NEL RUBY-TER (SALVO RICORSO IN APPELLO, PER ADESSO)

USCITE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA, IN PUNTO DI FATTO POLITICO NON CAMBIA UNA VIRGOLA...


sullo sfondo news sul presunto calvario giudiziario e sulla gogna mediatica di Berlusconi indicizzate dai motori di ricerca. A sinistra c'è una gogna, a destra un omino che trasporta una croce come Cristo e l'immagine di Socrate
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Postiamo un breve aggiornamento sul cosiddetto processo “Ruby Ter”, dopo che cinque giorni fa sono state pubblicate le motivazioni della sentenza del Tribunale milanese e riproponendo due articoli su “Mr. B”, il cittadino un po’ più uguale degli altri, mentre la stampa mainstream (in particolare quella vicina o controllata direttamente da lui) si prodiga nello snocciolare le news sul suo stato di salute e non sullo stato di salute della Repubblica che ha contribuito a rendere una democrazia “a bassa intensità”, grazie alle leggi ad personas, al decadimento culturale e alle logiche individualiste propagandate con il controllo dei mass-media.



Sono state depositate le motivazioni della sentenza del processo di primo grado che vedeva Berlusconi e una ventina di persone accusate di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari (la sentenza completa è stata pubblicata online per intero dal sito Giurisprudenza Penale).

Sostanzialmente, come si era capito dalla lettura del dispositivo tre mesi fa e come avevamo spiegato in un altro post (che vi riproponiamo e vi invitiamo a leggere per approfondire la vicenda), le accusate nel procedimento vestivano la qualifica di imputate, e non di testimoni, e quindi avevano il diritto di non dire “tutta la verità” o di non dire nulla. Intanto i Pubblici Ministeri hanno ribadito che valuteranno la possibilità di ricorrere in appello dopo aver letto con attenzione le quasi 200 pagine della sentenza.

Al di là delle questioni “in punto di diritto” ribadiamo che “in punto di fatto politiconon cambia una virgola: per questo per chi volesse approfondire, oltre a riproporvi il post in cui parlavamo della “gogna mediatica” a cui il povero Silvio era stato sottoposto (e che nemmeno il Cristo storico e Socrate hanno patito), proprio lui il <<cittadino un po' più uguale degli altri>>, riproponiamo anche un lunghissimo pseudo-editoriale (che sfuma nell'inchiesta su fonti aperte) che partendo dal “gossip tragicomico” della cronaca “rosa-giudiziaria”, arriva a includere l’ideologia “putinista” e “rosso-bruna” ai tempi dei “post-fascisti” al governo

In linea con la strategia editoriale di questa fanza/rivista, questi articoli “slow-news” riproposti sono “a lunga scadenza” e “da leggere con calma”: più che concentrarci su breaking-news omologate e da consumare voracemente, un po’ come ci si ciberebbe con la spazzatura dei fast-food, questi post mirano a divulgare un tipo di informazione “che resta”, che fotografa la stretta contemporaneità da una prospettiva politica e storica, un’informazione utile da fruire e da dibattere anche quando passa molto tempo dal verificarsi di una singola “news” specifica.
Non dimenticate che per qualunque critica, proposta, spunto di riflessione o commento c’è lo spazio dei commenti qui sotto e siamo sui vari social, mainstream e non… 
Grazie della vostra preziosa attenzione e buona lettura! 



Pseudo-Redazione

18.2.23

BERLUSCONI ASSOLTO NEL RUBY TER

A NOSTRA E FUTURA SAPUTA


Berlusconi assolto in primo grado al "Ruby Ter": molti media si scagliano contro la gogna mediatica che nemmeno Socrate e Cristo hanno patito...


Nel cosiddetto processo “Ruby ter” Berlusconi e una ventina di persone erano accusate di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza: al centro della vicenda una sorta di stipendio versato dall’ex premier  alle varie “olgettine” che secondo l’accusa serviva a corromperle per mentire riguardo alle serate a base di sesso a pagamento. La difesa invece sosteneva che si trattava di un legittimo risarcimento “caritatevole” per il danno di immagine subito dalle donne, se non addirittura un tentativo di estorsione da parte di queste.






Quattro giorni fa arriva la “svolta” nel processo che dura da dieci anni: dato che le accusate vestivano la qualifica di imputate nei processi “Ruby 1 e 2”, e non quella di testimoni, non erano tenute a dire la verità, e quindi i reati non si sarebbero “giuridicamente” consumati. Infatti nell’ordinamento italiano chi è indagato o imputato può avvalersi della facoltà di non rispondere, se non addirittura anche di quella di mentire.

In attesa della pubblicazione delle motivazioni della sentenza e della possibilità che la procura faccia ricorso in appello, i giudici di primo grado hanno affermato quindi che Mr. B. non ha corrotto e che il fatto non sussiste: siamo content@ che, almeno per il momento, qualche persona in meno finirà nelle carceri indecenti o nelle abitazioni di lusso ai domiciliari…

Intanto i media mainstream, in particolare quelli politicamente ed economicamente vicini al leader di Forza Italia, si scagliano contro la “gogna mediatica”, sfornando titoloni e articoli in cui denunciano la tribolazione mediatica che forse nemmeno Socrate (accusato di corrompere le nuove generazioni e di non riconoscere gli dei) e il Gesù storico hanno subito (pare che il Cristo abbia subito un doppio processo in tempi molto più rapidi, uno di fronte al Sinedrio con l’accusa di "deicidio" e uno di fronte al prefetto Pilato per sovversione: la crocifissione era la pena di morte prevista dai romani, per gli ebrei invece era la lapidazione). Meno male che non ci sono stati suicidi con la cicuta a causa della gogna mediatica… di suicidi nelle carceri però, purtroppo, l’anno scorso ce ne sono stati 84: la stampa mainstream sembra più orientata a trattare i -presunti- disagi dei potenti che abusano –moralmente se non anche giuridicamente- del loro potere politico, mentre i poveri disgraziati possono crepare dopo che la chiave viene proverbialmente buttata: questa è la giustizia della nostra democrazia liberale, dove la legge è uguale per tutti solo da un punto di vista formale ma, disgraziatamente, non sostanziale.