Visualizzazione post con etichetta Santa Feira. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Santa Feira. Mostra tutti i post

2.2.24

PERCEZIONI DALLA SANTA FEIRA (SECONDA PUNTATA)

SOCIALITÀ, FORMAZIONE INFORMALE, ARTE E POLITICA

Lo scorso Dicembre abbiamo preso parte all’atto conclusivo della “Santa Feira”, la quinta edizione di un festival di arte ed editoria indipendente ospitato dalla collettività dell’Ex Asilo Filangieri a Napoli.



Il Cronista Autogestito si è letteralmente sdoppiato, documentando le iniziative organizzate nella tre giorni dalla sua postazione stampa abusiva e, in veste di direttore-Tuttofare, illustrando le autoproduzioni giornalistiche di questa “fanza/rivista” al banchetto, e cercando nuove “alleanze” per portare avanti questo progetto o “fondersi” con altri affini. Anche per questo, care lettrici, cari lettori, e car* lettor*, il report dalla Feira che vi apprestate a leggere potrebbe essere ancora più raffazzonato del solito... Ciononostante ci siamo sforzati di documentare al meglio l’importanza e il valore delle fiere “alternative” al mainstream! E soprattutto abbiamo imparato tante cose nuove…

A Marzo aveva già pubblicato uno strampalato e dettagliato resoconto del primo atto della “Santa Feira 2023: nella scorsa puntata, oltre a recensire la fiera ci siamo focalizzati sulla definizione di cyborg (tema centrale dell’edizione era il cyberfemminismo del “Manifesto Cyborg”, della filosofa Donna Haraway), sul concetto di cyberpunk, sull’intreccio tra arte e impegno politico (intendendo la politica in senso lato, e non necessariamente concependola come esclusivamente “partitica”) e ovviamente abbiamo anche parlato sinteticamente de “L’Asilo”, spazio liberato nonché uno dei cosiddetti “beni comuni” napoletani.

La tre giorni conclusiva di questa quinta edizione ci è sembrata un po’ “off-topic” rispetto alla precedente, nel senso che si è parlato poco di cyborg e di Donna Haraway... Tuttavia non la riteniamo meno valida: festival del genere rappresentano dei momenti di aggregazione fondamentali per sperimentare pratiche autogestionarie! Inoltre alcuni dei temi trattati durante le iniziative hanno aiutato il sottoscritto, il Cronista Autogestito, a comprendere alcuni concetti e nozioni chiave sul mondo dell’Arte Urbana (e quindi a un primo approccio sulle definizioni di street art, muralismo, writing, graffiti e tagging), sulla storia del femminismo in Italia, e sulla scena della Ballroom, un “sotto-movimento” (“sub-cultura” o “sotto-insieme”) della comunità LGBTQIA+. Partiamo proprio da quest’ultima, con un primo “articoletto nell’articolone” che ci introduce al “sotto-universo” della Ballroom e che si sforza di fare chiarezza su alcuni termini specifici. Nella conclusione invece, prima di documentare il livello sociale e artistico che si può ammirare in una fiera del genere con un tour virtuale tra i banchetti, parleremo anche di un’importantissima battaglia ambientale e legale portata avanti in Salento per salvare un bosco secolare.

 

Lo "swag" dalla Feira che il Cronista Autoprodotto aggiungerà alla sua collezione di autopoduzioni underground

23.3.23

PERCEZIONI DALLA SANTA FEIRA

MOLTIPLICHIAMO MOMENTI COME QUESTI ED ESTENDIAMOLI AD ALTRI AMBITI DI VITA E CULTURA






La scorsa Domenica si è conclusa all’Ex Asilo Filangieri di Napoli la quinta edizione della “Santa Feira, la festa dell’illustrazione e dell’editoria indipendente”, una fiera organizzata orizzontalmente da una sorta di direzione artistica collettiva: come avvenuto per altri eventi e festival underground di arte ed editoria indipendenti, anche questa volta il nostro auto-inviato per nulla speciale, il Cronista Autoprodotto (nonché autogestito e poco gestibile, ma è meglio così!) è andato all’ Asilo per raccontarci in maniera atipica e poco professionale (ma molto spontanea) quello che ha visto, dilungandosi in digressioni che si spera troviate in qualche maniera utile (Cronista Autoprodotto è tendenzialmente logorroico e grafomane, abbiate pazienza…).

Abbiamo incontrato nuovamente tante/i compagni/e e amic# che avevamo visto agli altri “fest” e ne abbiamo conosciuto altr#: è stato bello avere l’opportunità di consolidare o avviare nuove relazioni di attivismo, militanza e in un certo senso anche professionali.





Con i nostri scarni mezzi non siamo riusciti a “coprire” tutte le iniziative, visitare tutti i banchetti e incontrar# tutt#, ma per chi volesse aggiungere (o rimuovere, fare delle precisazioni su) qualunque cosa da questo articolo-“ricordo” basterà semplicemente contattare la nostra pseudo-redazione che si attiverà immediatamente... Buona lettura!




 

IL POETA DEVE FARE IL POETA, DEVE RACCONTARE LE COSE… IL FILOSOFO O IL GIORNALISTA PURE! MA SERVONO “SPAZI” E “MOMENTI”, E NE SERVONO TANTI!