SOCIALITÀ, FORMAZIONE INFORMALE, ARTE E POLITICA
Lo scorso Dicembre abbiamo preso parte all’atto
conclusivo della “Santa Feira”, la quinta edizione di un festival di arte ed editoria indipendente ospitato dalla collettività dell’Ex Asilo
Filangieri a Napoli.
Il Cronista Autogestito si è letteralmente
sdoppiato, documentando le iniziative organizzate nella tre giorni dalla sua
postazione stampa abusiva e, in veste di direttore-Tuttofare,
illustrando le autoproduzioni giornalistiche di questa “fanza/rivista” al banchetto, e
cercando nuove “alleanze” per portare avanti questo progetto o “fondersi” con
altri affini. Anche per questo, care lettrici, cari lettori, e car* lettor*, il
report dalla Feira che vi apprestate a leggere potrebbe essere ancora più
raffazzonato del solito... Ciononostante ci siamo sforzati di documentare al
meglio l’importanza e il valore delle fiere “alternative” al mainstream! E
soprattutto abbiamo imparato tante cose nuove…
A Marzo aveva già pubblicato uno strampalato
e dettagliato resoconto del primo atto della “Santa Feira 2023”: nella
scorsa puntata, oltre a recensire la fiera ci siamo focalizzati sulla definizione
di cyborg (tema centrale dell’edizione era il cyberfemminismo del “Manifesto
Cyborg”, della filosofa Donna Haraway), sul concetto di cyberpunk,
sull’intreccio tra arte e impegno politico (intendendo la politica in
senso lato, e non necessariamente concependola come esclusivamente “partitica”)
e ovviamente abbiamo anche parlato sinteticamente de “L’Asilo”, spazio
liberato nonché uno dei cosiddetti “beni comuni” napoletani.
La tre giorni conclusiva di questa quinta edizione ci è
sembrata un po’ “off-topic” rispetto alla precedente, nel senso che si è
parlato poco di cyborg e di Donna Haraway... Tuttavia non la riteniamo meno
valida: festival del genere rappresentano dei momenti di
aggregazione fondamentali per sperimentare pratiche autogestionarie! Inoltre
alcuni dei temi trattati durante le iniziative hanno aiutato il sottoscritto,
il Cronista Autogestito, a comprendere alcuni concetti e nozioni chiave sul mondo
dell’Arte Urbana (e quindi a un primo approccio sulle definizioni di
street art, muralismo, writing, graffiti e tagging), sulla storia del
femminismo in Italia, e sulla scena della Ballroom, un “sotto-movimento”
(“sub-cultura” o “sotto-insieme”) della comunità LGBTQIA+. Partiamo
proprio da quest’ultima, con un primo “articoletto nell’articolone” che ci
introduce al “sotto-universo” della Ballroom e che si sforza di fare chiarezza
su alcuni termini specifici. Nella conclusione invece, prima di documentare il
livello sociale e artistico che si può ammirare in una fiera del genere con un tour virtuale tra i banchetti,
parleremo anche di un’importantissima battaglia ambientale e legale portata
avanti in Salento per salvare un bosco secolare.
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Lo "swag" dalla Feira che il Cronista Autoprodotto aggiungerà alla sua collezione di autopoduzioni underground |