24.4.22

La Russia fuori dal’ONU?!

La svista di un utente anonimo di Wikipedia, oltre a farci sbirciare il funzionamento dell’enciclopedia no-profit, offre spunti di riflessione sulla permanenza della Russia nel Consiglio di Sicurezza ONU e nell’ONU stessa, oltre che sul funzionamento delle Nazioni Unite.

In foto il momento in cui Zelensky chiede provocatoriamente all’ONU di rimuovere la Russia dal Consiglio di Sicurezza o di dissolversi

Come si vede nella foto seguente, a oggi 24 Aprile 2022, la pagina in italiano di Wikipedia dedicata al Consiglio di sicurezza ONU indica che la Russia è stata sospesa come membro permanente nel corrente mese, a seguito <<dell’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina>>: è falso.



Ciò che ha confuso le idee dell’utente anonimo, oltre alla possibilità paventata dell’esclusione della Federazione Russa e richiesta da Zelensky dal Consiglio di Sicurezza, è la sospensione dal  Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite  della Russia (il cui mandato triennale scade il prossimo anno, insieme a quello dell’Ucraina e altri tredici stati): la risoluzione è stata appoggiata dai due terzi dell’Assemblea Generale e approvata l’8 Aprile, mentre la richiesta del Presidente ucraino è avvenuta tre giorni prima al Consiglio stesso.

In quest’altra foto, ricavata dalla pagina della cronologia della voce in questione (e cioè dal registro delle azioni, incluse le modifiche, riguardanti una singola pagina dell’enciclopedia), si nota la modifica dell’utente anonimo (l’unica con questo indirizzo IP) segnalata come inesatta da un altro “wikipediano anonimo”. Bisogna anche notare che la pagina è etichettata come carente di “fonti necessarie”.






Tuttavia questa disattenzione vagamente fondata dell’utente anonimo di Wikipedia, oltre a farci ragionare sul funzionamento dell’enciclopedia partecipativa, è occasione di riflessione su un’eventualità che seppure remota viene comunque contemplata: l’esclusione o la sospensione della Russia dal novero dei cinque membri del Consiglio di sicurezza ONU permanenti (e quindi con diritto di veto sulle sue decisioni) oltre che dalle stesse Nazioni Unite.

Il provocatorio appello del “Servitore del popolo” ucraino infatti è il palesamento di un decennale dibattito su come riformare il sistema di potere e di rappresentanza nell’ONU, in particolare per quello che concerne il diritto di veto dei membri permanenti (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia) e la possibilità di limitarlo o estenderlo ad altri: la possibilità di opporsi alle risoluzioni dell’organo incaricato di preservare la pace globale, di fatto, lo paralizza ed è un paradosso logico discusso fin dalla sua fondazione nel secondo dopoguerra.

Le uniche maniere di escludere (temporaneamente o permanentemente) la Russia (o qualunque altro paese che ne violi i principi con persistenza) dall’ONU non sono praticamente percorribili se non con il consenso della stessa, in quanto membro permanente.

Vari studiosi, politici ed esperti hanno anche proposto un’ipotesi più “creativa” e cavillosa: escludere la Russia (o forse meglio: chiedere “nuovamente” la sua entrata nell’organizzazione intergovernativa) appellandosi allo statuto che nomina l’ “Unione Sovietica” e non la “Federazione Russa”… Soluzione che, considerando che la Federazione controllava la stragrande maggioranza della popolazione e della terra dopo la dissoluzione del 1991, è sembrata <<politicamente realistica>> anche se <<legalmente sospetta>>[1]… In più è stata tacitamente e universalmente accettata per più di sei lustri!

Altra ipotesi più conciliante, meno estrema e destabilizzante per l’ordine (o disordine?!) mondiale è quella appoggiata dagli Stati Uniti: limitare il veto imponendo ai membri permanenti l’obbligo di una giustificazione.

Siamo giunti alla conclusione del primo post di “Chekka il fatto”, la rubrica di “fact checking” poco canonica di questa rivista/fanzina sui generis: partendo da un errore (che come si nota in chiusura di questo post è stato corretto alle ore 11.38 di oggi) su una pagina di Wikipedia in italiano, abbiamo sfiorato e cercato di sintetizzare tre notizie principali:

la prima è quella legata all’invito di Zelensky sull’utilità dell’ONU e sulla possibilità difficilmente concepibile di “cacciare via” o mettere in “pausa forzata” la Russia; sono stati molti gli articoli, sulla stampa nostrana e internazionale, che titolavano in maniera simile a questo che state leggendo;

la seconda, solo menzionata, riguarda la risoluzione adottata dal Consiglio sui diritti umani di escluderla;

l’ultima invece, la più recente, concerne la possibilità più concreta di modificare globalmente il sistema delle Nazioni Unite: probabilmente è questa quella su cui non solo gli esperti del diritto, ma soprattutto noi “mortali” cittadini dobbiamo interrogarci di più… Penso sia prevedibile che se ne parlerà per molto tempo, e sicuramente dobbiamo documentarci e studiare tanto!... Cominciando dalla storia delle Nazioni Unite, dal suo funzionamento e dal suo statuto…

Dite la vostra nei commenti oppure fatelo condividendo questo articolo, magari commentatelo oralmente al bar o in assemblea: se lo avete apprezzato, se lo ritenete insufficiente o inconcludente o se semplicemente volete dire la vostra, non esitate a farlo, è il supporto più importante che dà senso a questo lavoro: è il dibattito collettivo!

Pace, amore e rivoluzione.

Franco Limpreciso


[1] http://www.ejil.org/pdfs/3/2/2045.pdf cit. Yehuda Z. Blum, Russia Takes Over the Soviet Union’s Seat at the United Nations, 1992, European Journal of International Law

Nessun commento:

Posta un commento