9.10.25

PADRE ALEX ZANOTELLI: BOICOTTARE ISRAELE E USCIRE DAL VATICANO

<<BISOGNA TOCCARE L’ASPETTO ECONOMICO SE VOGLIAMO PORRE FINE ALL’APARTHEID, COME CHIEDONO DA 15 ANNI I CRISTIANI PALESTINESI>>


<<IL PAPA È IL RAPPRESENTATE DI GESÙ OGGI, MA ESSERE CAPO DI STATO È PROPRIO QUELLO CHE GESÙ HA RIFIUTATO>>



Il boicottaggio di Israele, l’invito alla resistenza nel frainteso detto evangelico del “porgere l’altra guancia”, l’abolizione del Vaticano come entità statale per una chiesa povera e per gli ultimi: di questo e altro abbiamo parlato con Padre Alex Zanotelli l’11/09/2025 a Napoli, a margine di un'assemblea all'Ex Asilo Filangieri per il BDS.


Padre Alex Zanotelli seduto di fronte a un balcone e sullo sfondo il cortile dell’Ex Asilo Filangieri a Napoli. Indossa una kefiah, una maglietta blu con delle strisce bianche “psichedeliche” e ha la mano alzata. Sulle finestre vari adesivi. Lo sfondo è sovraesposto: il sole rende il cielo completamente bianco. Poi le scritte in risalto, aggiunte per sintetizzare l’intervista: “Boicottare Israele”; “Uscire dal Vaticano”; Intervista con Padre Alex Zanotelli”.

Preziosissimi gli spunti offerti da un’intervista di Fanrivista con Padre Alex Zanotelli. Lo abbiamo incontrato un mese fa, in occasione della prima assemblea del nodo partenopeo per il BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni).

Si tratta di un movimento internazionale con lo scopo di fare pressione economica e politica per far terminare il regime di apartheid e l’occupazione illegale della Palestina. Scegliendo cosa mettere nel carrello della spesa i consumatori possono infliggere duri colpi all’economia israeliana, che si regge sullo sfruttamento delle risorse palestinesi, sulle sperimentazioni di diverse tecnologie e armamenti a loro danno e, non da ultimi, sulla pulizia etnica e sul genocidio degli stessi. Anche le aziende private e le pubbliche amministrazioni dovrebbero smettere di avere rapporti commerciali con un’entità statale che pratica genocidio e apartheid, oltre a porre fine a qualunque investimento nell'economia criminale delle colonie abusive. Parimenti le istituzioni accademiche dovrebbero troncare i rapporti con le omologhe israeliane: giusto per fare un esempio, progetti di ricerca all’apparenza benefici, come quelli sugli studi delle risorse idriche, possono essere utilizzati da Israele per appropriarsi dell’acqua potabile dei palestinesi. Allo stesso modo, anche le istituzioni sportive dovrebbero escludere dalle competizioni squadre e atleti israeliani, come si è fatto fin da subito con la Russia. Sono tutte azioni, sanzioni e segnali che dovrebbero essere estesi anche ad altri settori culturali, come quello della musica e del cinema, oltre che al mondo politico e diplomatico, ovviamente.

L’importanza del BDS, richiesto anche dai cristiani della “Terra Santa”, è cruciale secondo Padre Zanotelli: <<bisogna smettere di comprare prodotti israeliani (...) se non andiamo a toccare il lato economico allora tutto il resto diventa piuttosto irrilevante>>. È questo il monito del missionario comboniano che, tra le tante battaglie portate avanti, si è concentrato particolarmente su quella contro il mortifero commercio di armi. Quella lotta sociale, condotta anche con la direzione della rivista “Nigrizia”, gli è costata le antipatie dei governanti italiani e delle gerarchie vaticane. Dopo essere stato in Sudan e in Kenya, ha deciso di tornare in Europa <<per convertire la tribù bianca>>, quella del colonialismo e dell’imperialismo, così come promise a un vescovo di una chiesa indipendente africana. Indubbio è il suo impegno in questa “conversione politica”, oltre che spirituale.

In circa venti minuti abbiamo parlato anche dell’importanza di manifestare il dissenso e di non sottostare alle angherie dei potenti. Il famoso detto evangelico del “porgere l’altra guancia” non invita alla resa ma, in realtà, è un segno di sfida e di resistenza verso il potere, come suggeriscono interpretazioni non letterali del Nuovo Testamento. Infatti, nella società degli antichi romani, chi era più in alto nella scala sociale poteva colpire uno schiavo solo sulla guancia destra con il rovescio della mano destra. Lo schiavo, porgendo l’altro guancia, avrebbe indotto il padrone a violare questa usanza e, di conseguenza, a farsi riconoscere come suo pari.