Nel post della rubrica di fact-checking di quest'oggi ci occupiamo del cosiddetto "Buddha grasso" o "Buddha felice".
Perché, nell’iconografia buddhista, Buddha talvolta è rappresentato come un uomo sovrappeso e sorridente, mentre altre volte è magro?!
In estrema sintesi: perché l’uomo sorridente e grasso non è “il” buddha storico (personaggio storico, fondatore del buddismo, con il nome “all’anagrafe” di Siddhārtha Gautama).
Trattasi invece di Budai (in cinese) o Hotei (in giapponese) (nome che significa “bisaccia”), figura databile circa 15 secoli dopo la vita del fondatore del buddhismo. Quest’ultimo, secondo alcune tradizioni, è “un” buddha, parola che vuol dire “risvegliato” o “illuminato”. Più precisamente sarebbe, per alcuni, un particolare “illuminato” detto Maitreya, incarnazione posteriore e messianica del “primo” Buddah.
Questa confusione delle due figure è molto comune: per esempio la ritroviamo in un documentario della Rai, oltre che su uno stra-noto sito online che vende di tutto, incluse le molto diffuse statuette, e perfino nella musica trap (si vedano i video YouTube in calce a questo post)!
Uno screenshot dal video della trasmissione Rai "Mompracem": nella puntata si racconta di un viaggio in Vietnam. Quando si documenta l'interno del tempio si dice <<la statua del Buddah>> |
Tuttavia in certi casi, forse, non si può parlare di un “errore” di identificazione: questo vale per chi crede che lui sia stato il “nuovo” Buddah...; ma anche perché figure storiche, mitologiche e religiose possono fondersi, e non soltanto confondersi, così come le loro rappresentazioni iconografiche (cosa che si sostiene anche in questo forum, dove si confrontano quattro figure diverse di "Buddah ridenti" e connesse tra loro)…
Confusione/fusione di
Budai, Angida e Sangkachai
Secondo la pagina di Wikipedia in italiano <<esistono due interpretazioni sulla figura di Budai>>. Una è quella più nota: è un monaco cinese vissuto nel decimo secolo che, tra le altre cose, girava con una bisaccia colma di doni. La seconda, sempre stando alla versione attuale della pagina, <<sostiene che fosse uno dei primi diciotto arhat>> di nome Angida, ossia un “santo” buddhista che ha raggiunto il nirvana (cioè la cessazione della sofferenza) ed è tra i primi discepoli di Gautama.
Consultando la versione inglese dell’enciclopedia, oltre alla sua particolare abilità di succhiare via il veleno dai serpenti per renderli innocui, si spiega che Angida <<viene spesso ritratto come Budai>>.
In un testo di David W. Kim, intitolato “Sacred Sites and Sacred Stories Across Cultures” (ed edito da Palgrave Macmillan) si afferma che <<Bu Dai a volte è fuso con un’altra figura nei testi Buddhisti, l’arhat Angida (…) In Giappone, con il nome di Hotei Maitreya, divenne una delle Sette Divinità della Fortuna>>.
Infine sul sito thehindu.com (e su molti altri siti, vedete la postilla filologica alla fine se vi interessa) si spiega che in Thailandia è talvolta confuso con Sangkachai, un arhat <<elogiato da Buddha per le sue eccellenti, facili e corrette spiegazioni del Dharma>>, e cioè del suo insegnamento. Quest'ultimo però ha due caratteristiche che lo differenziano: non è completamente calvo e il suo petto non è completamente scoperto.
Se c’è qualche esperto di mitologia e filosofie/religioni orientali per favore: aiutateci a fare chiarezza, io il mio mestiere di giornalista-factchekkaro precario ho provato a farlo al meglio (almeno per adesso)! Grazie per essere giunti fin qui nella lettura e grazie ancora di più se volete interagire tramite commenti o social (o magari proporre un articolo/un contenuto)!
POSTILLA DI FILOLOGIA APPLICATA AI TESTI WEB a cura di Maria Paulina Lackofmann:
La pagina italiana di Wikipedia (il cui testo si ritrova sparso in rete, tra cui in questo blog) è stata aggiornata con l’aggiunta delle due interpretazioni (menzionate sopra) nel 2007 dall’utente Exairetos, come si vede dalla cronologia della voce. Inoltre la parte dell’articolo del “The Hindu” analizzata, sembra coincidere con altri testi (come si vede in foto), la cui “fonte” originaria potrebbe essere (anche) una versione precedente dell’attuale pagina di Wikipedia in inglese.
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