8.5.24

BASTA ANIMALI AL CIRCO!

SPAZIO COMUNICA-AZIONI 

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato diffuso da Napoli Animal Save e Salerno Animal Save in merito a un presidio contro l'impiego di animali (non umani) nei circhi


Il simbolo di un divieto con all'interno le sagome di un leone, un elefante e un orso. Sotto la scritta "No animals in circuses"
Immagine di Chrisdesign da Openclipart.org

I due collettivi si descrivono così: <<Napoli Animal Save e Salerno Animal Save fanno parte di una rete globale di centinaia di capitoli di Animal Save Movement che testimoniano la sofferenza degli animali e le ingiustizie ai cancelli dei mattatoi. La missione di Animal Save Movement è quella di condividere l’idea che tutti abbiamo il dovere morale di testimoniare e di porre fine all’allevamento degli animali. La nostra visione è quella di un mondo equo, vegano ed eco-friendly per gli animali, il pianeta e la nostra salute.>>


Il volto di una leonessa dietro la grata di una gabbia
Foto di Publicdomainpictures da Pixabay


Prima di lasciarvi alla lettura del comunicato ci preme segnalarvi un post antispecista pubblicato tra queste pagine digitali: utilizzando preziosissimi spunti, presi in prestito dagli scritti di Ocalan, parliamo della scaturigine dello sfruttamento e dello sterminio contemporaneo degli animali, e cioè dell'antica "cultura della caccia" potenziata dall'"intelligenza analitica", per usare le definizioni dell'ispiratore del confederalismo democratico.

Sempre in tema di allevamenti intensivi e connessi interessi, normative e devastazioni ambientali, segnaliamo inoltre l'inchiesta "Food for Profit" di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi, visibile su RaiPlay e mandata in onda dal programma Report la scorsa domenica. 


<<PRESIDIO CONTRO L’UTILIZZO DEGLI ANIMALI NEL CIRCO

Venerdì 3 maggio 2024 noi attivistɜ di Napoli Animal Save e di Salerno Animal Save ci siamo recatɜ di fronte al circo Lidia Togni a Bellizzi per esprimere il nostro dissenso per quanto riguarda l’utilizzo degli animali negli spettacoli.

Siamo riuscitɜ a vedere e riprendere elefanti indiani, pinguini di Humboldt, cavalli e tigri bianche. Questi erano gli animali lì presenti, animali utilizzati per il divertimento delle famiglie. Animali che dovrebbero e vorrebbero trovarsi ovunque tranne che lì.

Abbiamo protestato per varie ore, nonostante il malcontento dei responsabili, e abbiamo visto purtroppo innumerevoli famiglie varcare i cancelli del circo. Altrettante, però, sono state le risposte di supporto fatte da chi passava lì e ci vedeva, comprendendo il motivo per cui ci stavamo affiancando alla lotta di liberazione degli animali.

Gli animali sono individui senzienti dotati della capacità di autodeterminarsi, ma ciò non può accadere se vivono sotto la morsa delle violenze umane, costretti ad esibirsi e a compiere gesti innaturali, i quali vengono appresi con tecniche di addestramento atroci e disumane.

Lɜ psicologɜ affermano che portando lɜ bambinɜ al circo stiamo trasmettendo ed insegnando loro uno dei messaggi più pericolosi: quello secondo cui gioire e ridere della sofferenza altrui sia giusto. Possiamo scegliere di portare lɜ bambinɜ in luoghi in cui gli animali vivono liberi, come ad esempio i rifugi antispecisti, o possiamo mostrare loro la bellezza degli animali attraverso i documentari o ancora recandoci in circhi che utilizzano gli animali fatti di ologrammi>>.


Tigri e cammelli nel retro di un circo. Si intravedeno la tensostruttura e diverse barriere metalliche
Tigri e cammelli nel retro di un circo

Tigri e cammelli nel retro di un circo. Si intravedeno la tensostruttura e diverse barriere metalliche
Foto di repertorio del 2023 de "Lo Skietto"


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