MOTIVAZIONI, ORARI, LUOGHI E ISTRUZIONI SU COME PARTECIPARE
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L’“Unione Sindacale di Base” (USB) e il “CALP Genova” (i lavoratori portuali genovesi) hanno indetto uno sciopero generale per Lunedì 22 Settembre per fermare il genocidio del popolo palestinese, chiedendo l’immediata interruzione dei rapporti commerciali e politici con Israele, e per sostenere la missione umanitaria della “Global Sumud Flotilla”: non è necessario essere iscritto a nessuna organizzazione sindacale per partecipare.
L’iniziativa non coinvolgerà solo i lavoratori portuali e del trasporto, spiega l’USB in un comunicato, chiarendo che <<a scioperare ci saranno le fabbriche, la logistica, i settori pubblici, la scuola, i vigili del fuoco, il commercio, l’energia. E poi ci saranno gli studenti, con la loro spinta e il loro entusiasmo. Saranno tantissimi e faranno la differenza. Lo sdegno per quello che sta succedendo a Gaza e per la complicità dei governi occidentali, Italia in testa, è trasversale e non ha confini. A colpire sono la reticenza e le bugie dei politici, il racconto vergognoso che saremmo in prima fila negli aiuti e altre amenità simili. Tutti sanno che bisogno rompere le relazioni con uno stato terrorista, a tutti i livelli, cominciando come è ovvio dalle armi ma poi passando al piano commerciale e diplomatico. Il resto sono chiacchiere. Sanzioni, embargo, rottura: queste le parole che vogliamo sentire e che grideremo nelle piazze dello sciopero generale>>.
Seguono due comunicati diffusi dal “Global Movement to Gaza Italia”, la sezione italiana della “Global Sumud Flotilla”, che includono le istruzioni su come partecipare allo sciopero generale.
Qui invece il link al primo comunicato dell’USB, con la lista degli esonerati dallo sciopero, e il secondo comunicato con la lista -in aggiornamento- di luoghi e orari di presidi e manifestazioni nelle varie città italiane.
<<Lunedì 22 settembre è stato proclamato lo sciopero generale, indetto da USB e CALP Genova, per bloccare il Paese contro il genocidio in Palestina e questa società di guerra che ha deciso di alzare al 5% del PIL le spese militari.
Lo scioperò coinvolgerà i porti (Genova, Napoli e Livorno), trasporto pubblico e ferrovie, con presidi in tutte le città italiane.
Non è necessario essere iscritti ad USB o a qualsiasi altra organizzazione sindacale per scioperare. Tutti e tutte possiamo farlo a seconda delle nostre possibilità. Trovate tutte le info sul sito di USB.
Queste giornate di lotta aprono la strada alla grande manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma, chiamata da “Giovani Palestinesi Italia”, “Associazione dei Palestinesi in Italia”, “Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP)”, “Movimento degli Studenti Palestinesi in Italia” e in vista anche di quello che può succedere alla “Global Sumud Flotilla”.
È importante scendere in piazza nelle manifestazioni e mobilitazioni che ci saranno in tutta Italia per ribadire il nostro dissenso alle complicità del nostro governo con il genocidio palestinese e dire NO a una società che si arricchisce vendendo armi, tecnologie e droni usati per uccidere i popoli oppressi.
BLOCCHIAMO TUTTO, SCIOPERIAMO!>>
<<Come posso aderire allo sciopero del 22 settembre?
-Tutti i lavoratori e le lavoratrici, pubblici e privati, possono scioperare per l’intera giornata: non serve essere iscritti all'USB o ad altri sindacati.
-Controlla se la tua azienda rientra nella proclamazione dello sciopero. In caso contrario contatta la Federazione USB più vicina.
-Anche se hai una P.IVA puoi scioperare, semplicemente non facendo per un giorno i tuoi servizi.
La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha escluso dallo sciopero del 22 solo il trasporto aereo e alcune realtà territoriali.
USB rispetterà le prescrizioni della Commissione per garantire la regolarità dello sciopero. Trovate le informazioni sulle realtà escluse dallo sciopero nel sito di USB.
Le ragioni dello sciopero sono straordinarie visto che l’umanità sta affrontando un orrore come il genocidio di Gaza, con la complicità di tanti governi.
Scioperare significa trasformare il lavoro salariato da obbedienza individuale a forza collettiva. Di fronte a chi vede il lavoro come “fare solo il proprio dovere”, non piegarti: unisciti al cambiamento!
Scioperare significa unirsi e mobilitarsi nelle piazze, urlando a gran voce le ragioni del blocco. E se non puoi unirti alle manifestazioni, allora resta a casa: per un giorno ferma l'economia, non acquistare nulla, boicotta le aziende complici.
Chi sta sopra di noi guarda e tace. Per questo dobbiamo ribellarci: lo sciopero generale è il minimo. Mobilitandoci dobbiamo paralizzare il paese!
#scioperogenerale #sciopero>>.
Possiamo cominciare a fare qualcosa di concreto contro il genocidio partendo da quello che mettiamo nel carrello della spesa: scaricate applicazioni come “No Thanks” e “Boycat” (le abbiamo testate entrambe e la prima sembra funzionare meglio), seguite le campagne del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) e non acquistate prodotti di aziende che fanno affari con uno stato terrorista che applica l'apartheid e pratica il genocidio.
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