4.5.23

DEFINIZIONE DI INTELLIGENZA

ESSERE FELICI SENZA CAUSARE SOFFERENZA


Questo brevissimo “post-aforisma” (o afori-post) è incluso nella nostra rubrica pseudo-enciclopedica, “Define”. 


Immagine dell'artista Jambuboy da Pixabay


Tuttavia non parliamo dei diversi usi e delle sfaccettature che può assumere la parola
intelligenza, ma proviamo a tracciare una definizione che è più un consiglio pratico ed etico, di “filosofia morale spicciola”, da integrare a quelle che troviamo nei dizionari: 

sul dizionario De Mauro (precisamente nelle prime due accezioni del lemma), leggiamo che per intelligenza si intende la <<facoltà della mente umana di intendere, pensare, giudicare, comunicare fatti e conoscenze, di formulare giudizi ed elaborare soluzioni in risposta agli stimoli esterni, di adattarsi all’ambiente o di modificarlo in base alle proprie necessità>>. 

Analogo è il concetto di intelligenza riferibile agli altri animali del pianeta Terra: <<facoltà mentale che permette l’acquisizione di capacità, l’adattamento e la risposta a stimoli esterni e la comunicazione con i propri simili o con l’uomo>>.

Si spiega poi che il vocabolo, per estensione, può essere inteso come la <<capacità di apprendere, capire, giudicare con particolare facilità, prontezza, acutezza>> e quindi anche la capacità di agire, la <<perizia, competenza con cui si fa qualcosa>> .


Arriviamo dunque alla conclusione:

Intelligenza vuol dire avere la capacità di essere felici senza causare sofferenza.

Quanto più riusciamo a essere felici senza causare sofferenza, tanto più siamo intelligenti!


Phil Feroso




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