L'ONG MEDITERRANEA: <<LA STRATEGIA DEL GOVERNO PROVOCA L’ENNESIMA STRAGE>>
Il primo settembre
un'imbarcazione è partita dalla Libia con 28 "persone in movimento" a bordo,
stando alla testimonianza di 7 sopravvissuti, di nazionalità
siriana, soccorsi ieri mattina dalla Guardia costiera mentre il
natante stava per affondare vicino a Lampedusa. 21 di queste, di cui
3 minori, sono disperse. Sempre nella giornata di ieri si sono
registrati altri 22 dispersi e almeno un morto a largo delle coste
libiche.
Di
seguito l'ultimo comunicato di "Mediterranea Saving Humans". Negli scorsi giorni il governo italiano ha accusato l'ONG, sostenendo che la loro imbarcazione, la "Mare Jonio", non è in possesso della certificazione necessaria al soccorso, addebito smentito dalla ONG in un altro comunicato.
L' ennesima tragedia che ha aumentato, come accade ogni giorno, il numero delle vittime innocenti che muoiono nel nostro mare, dimostra ancora una volta che il vero conto non è quello della "diminuzione degli sbarchi", ma dell'aumento dei morti provocati dalle strategie di respingimento del governo italiano. Quelle strategie che Meloni e Piantedosi hanno più volte definito “deterrenza”.
Una di queste è rappresentata dall'omissione di soccorso dei naufraghi, che avviene sia a causa della "delega" alle milizie libiche che sono chiamate a catturare e deportare chi tenta di fuggire, sia con l'abbandono per giorni di imbarcazioni in distress, nonostante le segnalazioni e nonostante siano perfettamente individuate dai sistemi satellitari e aerei di controllo di cui le autorità dispongono. Aumentare i morti e la pericolosità del viaggio per le persone, è una strategia disumana.
Ci uniamo oggi, nel dolore per la perdita di vite umane che era, come a Cutro, evitabile, alle dichiarazioni del sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino: "È necessario che l'Europa si occupi di quel che si parla da tanto tempo, ossia i canali umanitari per far viaggiare e arrivare in sicurezza queste persone". Ma è questa la richiesta che il governo italiano porta in Europa? Certamente no. E mentre aumentano i morti, il Viminale blocca le navi di soccorso e le diffida, come nel nostro caso, a "salvare vite". Non ci arrenderemo mai a questa logica di morte.
Bologna, 5 settembre 2024
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