2.9.24

LA STRUMENTALIZZAZIONE DELL'OMICIDIO DI SHARON VERZENI E DELLA CRONACA NERA

E QUELL'ITALIANO DECAPITATO CHE NON HA FATTO NOTIZIA...


Questa estate un uomo è stato decapitato dal fratello, un italiano con la pelle bianca e cattolico, che ha gettato la sua testa per strada, in provincia di Benevento.


Sempre questa estate una donna è stata accoltellata a morte da un italiano con la pelle nera, apparentemente senza un movente specifico che non sia la pura e malata voglia di uccidere qualcunə.


La stragrande maggioranza di voi della prima vittima non avrà nemmeno sentito parlare, mentre della seconda se ne straparla. Entrambi i reo-confessi sono due persone con evidenti problemi psico-sociali, ma uno ha la pelle di colore diverso dalla maggioranza degli italiani...



Il tweet di Ravetto che allega uno screenshot con un articolo di cronaca su Sharon Verzeni
La parlamentare leghista Laura Ravetto ha scritto su "X" (ex "Twitter"): <<Nato a Milano. Ma opportuno che un soggetto simile sia cittadino italiano? Sono questi i nuovi Italiani cui aspiriamo?>>



UN FRATRICIDIO E UN FEMMINICIDIO

Il 4 luglio a Pannarano, in provincia di Benevento, Annibale Miarelli, 70 anni, viene decapitato da suo fratello, Benito, di 57 anni. Pare che la testa sia stata tagliata mentre dormiva, dopo una lite, e poi gettata in strada (secondo la sua versione avrebbe tagliato la testa dopo averlo inizialmente ferito, e non l'avrebbe gettata dal balcone, anche se un testimone l'ha trovata per strada mentre andava a buttare l'immondizia). Benito Miarelli avrebbe dichiarato di aver sentito delle voci che lo hanno spinto a tale gesto. Annibale era un operaio che dopo la morte di figlio e moglie era tornato al paese natale. L'omicida era seguito dai servizi sociali, alcuni compaesani intervistati hanno dichiarato che aveva delle strane fissazioni legate alla religione cristiana e che era una persona dal carattere scontroso, non potendo però immaginarlo capace di un atto simile. Consultando i suoi profili social (come si vede nelle immagini qui sotto) emergono in effetti diversi contenuti legati alla fede cristiana ma anche un interesse per la rivoluzione francese e il risorgimento italiano, oltre che una simpatia per le forze armate.

Uno screenshot dal profilo FB di Miarelli. In evidenza un post di "Padre Pio Tv" con l'immagine del cuore di Gesù.
Immagini dal profilo Facebook di Miarelli Benito

Screenshot da un video del profilo FB di Miarelli: si vede una statua di Padre Pio e una scritta con il titolo della canzone che accompagna il video, "Hotel California".


Un video dal profilo FB di Miarelli. Si notano i banchi semivuoti di una chiesa e e una scritta con il titolo della canzone che accompagna il video, "Hotel California".

Foto da FB di Miarelli con due cani in mezzo alla neve, un'automobile datata e un "Ape Car"

I "Mi Piace" di Miarelli Benito. Tra siti di notizie, di meteo e gruppi vari, c'è anche il gruppo "AMICI DELLE FORZE ARMATE".



Nella notte del 29 luglio a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, una donna di 33 anni è stata assassinata. Si chiamava Sharon Verzeni e, stando a quanto sappiamo fino ad adesso, non aveva nessun legame con il suo carnefice. Si chiama Moussa Sangare, 31 anni, cittadino italiano di origine maliana. Lei era uscita di casa a passeggiare. Lui, stando a quanto dichiarato agli inquirenti, era in cerca di qualcuno da uccidere, in preda a una sorta di raptus (ma comunque con una certa dose di "lucidità", avendo provato a nascondere coscientemente diverse prove del delitto, inclusa l'arma utilizzata). Aveva portato diversi coltelli con sé e, a casa sua, hanno trovato una sagoma di cartone con diversi tagli, oggetto con cui si sarebbe "allenato" o "sfogato". Nel mese in cui sono stati cercati movente e arma del delitto si è parlato degli spacciatori nella zona, dell'adesione della vittima a Scientology, del compagno che era andato a vivere dai genitori di lei, in quanto la villa in cui abitavano era sotto sequestro, dei video delle telecamere di sorveglianza che mostravano un misterioso "uomo in bicicletta", poi rivelatosi l'assassino, e di altro ancora. L'attenzione mediatica era immediatamente finita sul compagno della vittima, mentre gli investigatori sembravano averlo escluso da subito. Poi, pochi giorni fa, è arrivata la confessione: ha colpito proprio lei per puro caso e avrebbe potuto ammazzare chiunque si fosse trovato "al posto sbagliato al momento sbagliato".



NON TUTTO "FA NOTIZIA"...

I fattori che hanno portato alla ribalta delle cronache l'omicidio di Sharon Verzeni mentre hanno "affondato" la notizia della decapitazione di Annibale possono essere svariati... Colpevole, movente e dinamica dell'omicidio di Sharon hanno rappresentato un "giallo" (e in parte lo rappresentano ancora, visto che apparentemente non c'è un "classico" movente). La componente mediatica del segreto, della "suspense", non è certamente da sottovalutare nell'epoca in cui gli eventi di cronaca diventano "spettacolo". Che questi ricadano nel "genere" horror o comico poco importa, l'importante è vendere e consumare il più possibile. Eppure, anche se dinamica e motivazione dell'omicidio sono stati chiariti -perlomeno parzialmente- in questi giorni se ne continua a discutere.

Praticamente si discute pochissimo di salute mentale, si parla un po' di più di "sicurezza" in generale, dato che l'omicida dalla pelle nera era stato allontanato da madre e sorella dopo pesanti minacce (le cronache parlano di intimidazioni manifestate con coltelli o con l'intento di incendiare o far saltare in aria la casa), ma si dibatte tantissimo dell'etnia dell'omicida, arrivando a ipotizzare in parlamento il ritiro della cittadinanza per chi si macchia di colpe simili. Invece, dell'italiano e cristiano che ha decapitato il fratello praticamente non se ne è discusso: evidentemente, seguendo questa logica, anche a lui andrebbe revocata la cittadinanza, facendolo diventare apolide. La notizia del fratricidio non è salita ai disonori delle cronache. Forse perché la notizia di una persona anziana, esteticamente più "simile" allo spettatore medio potrebbe provocare troppo turbamento?!

In entrambi i casi ci troviamo di fronte a degli assassini reo-confessi con gravissimi problemi psicologici e sociali, che hanno agito senza uno specifico o "classico" movente, e che avrebbero fatto anche un uso problematico di droghe. Però in un caso, quello di Benito Miarelli, la droga usata è legale e socialmente accettata: l'alcol. Il fratricidio risulta più cruento -forse troppo per la maggioranza di giornali e tv generalisti- e il femminicidio è più facile da strumentalizzare per fini politici, ossia per fare propaganda contro chi non viene considerato "italiano doc", contro chi deve essere dipinto come il "nemico", in modo tale da polarizzare la pubblica opinione e sviare l'attenzione da problemi molto più seri. Problemi come quelli legati alle persone in movimento, alla salute mentale e alla pubblica sicurezza, che non viene garantita inasprendo le pene o punendo con più forza piccoli reati, soprattutto quelli che non generano danni sociali "irreparabili" (e a proposito di danni da riparare vi consigliamo di leggere questo post sulla "giustizia riparativa").





Matteo Salvini in un post Instagram ha evidenziato che il reo confesso dell'omicidio di Sharon è di <<origini nordafricane e cittadinanza italiana>>. Una utente ha commentato: <<perché non aggiunge che 2 ragazzi di origini marocchine si sono spontaneamente presentati dagli inquirenti, con informazioni che hanno aiutato a trovare l'assassino? E se fosse stato italiano, questo assassino , Lei avrebbe scritto un post? Non credo proprio. Scriva invece che un assassino sempre un assassino è, a prescindere dalla nazionalità. È veramente spregevole la Sua solita modalità di strumentalizzazione della notizia.>>
Matteo Salvini in un post Instagram ha evidenziato che il reo confesso dell'omicidio di Sharon è di <<origini nordafricane e cittadinanza italiana>>. Una utente ha commentato: <<perché non aggiunge che 2 ragazzi di origini marocchine si sono spontaneamente presentati dagli inquirenti, con informazioni che hanno aiutato a trovare l'assassino? E se fosse stato italiano, questo assassino , Lei avrebbe scritto un post? Non credo proprio. Scriva invece che un assassino sempre un assassino è, a prescindere dalla nazionalità. È veramente spregevole la Sua solita modalità di strumentalizzazione della notizia.>>


Secondo voi, ci sono altri motivi per cui si straparla dell'omicidio di Verzeni mentre praticamente non se ne è parlato dell'altro, decisamente più cruento? Quali sono gli aspetti di queste vicende che meriterebbero davvero di essere discussi, affinché eventi del genere vengano prevenuti o le cui conseguenze vengano attenuate? Scrivetelo nei commenti qui sotto.



Editorialista Travagliato


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2 commenti:

  1. Innanzitutto sono d'accordo su ciò che hai scritto riguardo la propaganda xenofoba che riscuote sempre consensi facili.
    In secundis a mio parere oggigiorno il tema del femminile è fin troppo caldo, con tanta attenzione e troppa retorica attorno.
    In terzo luogo la selezione dell'agenda setting delle notizie attuali avviene in base al grado di identificazione possibile che forniscono al target medio.

    Comunque articolo interessante che offre molti spunti di riflessione. Chapeau!

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    1. Lo Skietto di Fanrivista5 settembre 2024 alle ore 15:09

      Grazie del commento. Mi permetto di far notare una considerazioni più semplice: molte volte i dettagli "sanguinosi" vengono anche sfruttati dall'industria dei media (la "regola" delle "4 S": sesso soldi sangue e sport). In questo caso forse il fratello decapitato o il 17enne che ha sterminato la famiglia sono stati esclusi perché troppo "perturbanti", qualcosa che va "rimosso" dall'inconscio e dal conscio collettivo...

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