23.12.23

BUONE “MALE-FESTE MANIFESTE”

DI FESTE, OPULENZA E DI INIDFFERENZA...

Al centro dell'immagine il titolo del post "Buone Male-Feste Manifeste". Nell'angolo a sinistra la scritta "Boicotta guerra e consumismo". In basso a destra un albero di natale: al posto delle sfere ci sono delle bombe che stanno per esplodere, incluse una a forma di pianeta, altre con delle faccine cattive e una granata. Il puntale è una bomba atomica. Sullo sfondo le scie di due comete, alla cui estremità si trovano però dei missili.


Mentre nel cosiddetto mondo “occidentale civile”  ci apprestiamo a festeggiare il Natale con opulenti banchetti e consumistici sprechi, nella terra in cui nasceva uno dei primi pacifisti della storia quest’anno altri bambini periranno o nasceranno in condizioni peggiori di quelle di una stalla, senza medicinali, senza anestesia per le madri, senza cure, perché qualche criminale di guerra ha deciso di bombardare gli ospedali e di incrementare un assedio in atto da decenni nell'indifferenza del "nord del Mondo civile", in spregio totale del diritto internazionale e della vita umana, e senza alcuna valida giustificazione morale e legale, inclusa quella della presenza di strutture militari sotto chiese, moschee e strutture sanitarie del popolo che si opprime e occupa da decenni, e che adesso è ancora di più affamato (uno dei tanti crimini di guerra) in nome di una lettura distorta dei testi religiosi.

Mentre ci prepariamo per far esplodere petardi e fuochi di artificio per salutare il nuovo anno, in tantissime parti del pianeta esplodono bombe e munizioni di armi vere, e il cielo verrà illuminato non da una fantastica cometa, ma dalla scia infuocata di missili e razzi. Mentre stappiamo spumanti, trangugiamo dolciumi e buttiamo via avanzi di cibo sentendoci la pancia strapiena, una grandissima parte di esseri umani nel cosiddetto "sud del Mondo sottosviluppato" non riesce ad avere accesso alla fonte vitale più importante, l’acqua, e alle calorie minime necessarie per far “funzionare” il proprio corpo.

Le festività, per chi scrive, servono solo come una pausa dall’opprimente precariato e dai ritmi lavorativi estremi che servono a mandare avanti la “baracca” del capitalismo, un sistema socio-economico fermo a secoli fa nelle sue principali meccaniche, e che progressivamente è arrivato a permeare ogni ambito della nostra vita trasformandola in una catena di montaggio perenne, in cui il tempo “non produttivo” diventa un peccato e le propria debolezza uno stigma indelebile. Un sistema che è funzionale all’arricchimento di pochi, fondato sull’accumulazione di risorse e teso all’accrescimento del volume di affari infinito in una pianeta che però ha risorse limitate... 


Per queste ragioni le festività non potranno essere che manifestamente negative per la maggioranza dell’umanità.

Per questo prendiamocela questa pausa (sempre per chi può permetterselo in quanto più fortunato o privilegiato), ma evitiamo di alimentare le dinamiche consumistiche... 

E dopo questa pausa torniamo a lottare più agguerrit* e forti di prima per i nostri diritti e soprattutto per quelli di chi è più svantaggiat*.

E per questo vi auguriamo laicamente buone “male-feste manifeste”!


Proto-Redazione

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