25.4.23

CONTRO IL REVISIONISMO POST-FASCISTA

25 APRILE TUTTI I GIORNI

 
foto di partigiani veneti

 

Oggi festeggiamo la Liberazione dell’Italia dall’incubo nazifascista.

Oggi ricordiamo la fine di una dittatura militare brutale che imprigionava o eliminava chi osava distaccarsi dal pensiero dominante, un pensiero totalitario e reazionario che ha cominciato ad affermarsi con il supporto economico e politico dei potentati dei signori della guerra che finanziavano anche la propaganda dell’ex socialista Mussolini, con l'appoggio degli imprenditori disonesti e corrotti che si opponevano all’auto-organizzazione di operai e contadini fornendo armi e denaro alle squadracce nere, composte per lo più da militari avidi di ferocia e guerra oltre che da chi si era lasciato corrompere con il denaro o con la forza. Le brigate fasciste con la complicità delle autorità del regno distruggevano e saccheggiavano i luoghi dove c’era chi, da subito, si opponeva alla logica del sopruso, cercando di costruire un modello sociale alternativo, più egualitario e sincero.

Oggi ricordiamo chi ha sacrificato la sua vita per farci conquistare dei basilari diritti umani che qualcuno purtroppo mette ancora in discussione, a cominciare dall’uguaglianza formale e sostanziale di tutti gli appartenenti all’unica razza umana, pur nel rispetto delle differenze dei gruppi e dei singoli.

 

partigiani a Milano dietro una trincea con i fucili puntati

Ma oggi ricordiamo anche chi ha supportato il fascismo e il nazismo, chi non si è opposto, chi è rimasto indifferente, macchiando indelebilmente la storia di questo pezzo di pianeta che si chiama Italia, inquinando così anche la morale dell’intera umanità.

 

immagine del corteo napoletano. Si vedono diverse bandiere tra cui quella della Brigata Stella Rossa e del Partito dei CARC

Per questo oggi dobbiamo ragionare su quei partiti definibili come neo-fascisti e/o post-fascisti, e dunque di chi si pone in una stretta correlazione con il fascismo senza rinnegarlo, o di chi ne ha raccolto l’eredità rinnegandolo solo in parte o in maniera ambigua.

 


Meloni e i suoi alleati di governo oggi dicono che la destra in parlamento è incompatibile con il fascismo, ammettendo che ha calpestato i valori democratici. Al contempo quegli stessi governanti attuano delle politiche che mettono quei valori in serio pericolo, usando una retorica nazionalista e conservatrice, seppure attenuata da quando sono entrati in parlamento per ovvie ragioni di convenienza politica, che non può non essere identificata come la pesante eredità del “ducetto” appeso a testa in giù dallo stesso popolo che poco prima lo glorificava: il problema non è solo chi va a governare, ma anche chi appoggia e chi vota (molto pochi, il che dice molto della legittimità e della decadenza del modello di democrazia liberale-liberista) quelle persone che vanno a governare.

Per questo non dobbiamo smettere di essere vigili, di studiare il passato e il presente per pianificare un migliore futuro, e per questo celebriamo la ricorrenza della Liberazione riproponendo tre post in cui parliamo delle dichiarazioni revisioniste rilasciate in queste ultime settimane da parte di chi vorrebbe riscrivere la Storia, fornendone una versione drammaticamente semplicistica, edulcorata e pretestuosa.

Non abbiamo la presunzione di detenere la e le Verità, ma le dichiarazioni di parlamentari ed esponenti del governo più a destra di sempre dell’età repubblicana, rilasciate in questi ultimi giorni, rasentano il ridicolo e costituiscono un limpido esempio di un revisionismo “velato” e ambiguo, essendo propagandato da chi ha giurato formalmente su una Costituzione Antifascista ma che al contempo non vuole, non riesce o non può fare i conti con il suo passato da parvenu di movimenti neofascisti/postfascisti, più che “underdog” della politica, saliti al potere soprattutto grazie alla mancanza di una vera sinistra che fa gli interessi delle classi popolari, oltre che di una sinistra troppo divisa se non addirittura settaria.


1) Nel primo post intitolato “UCCISI PERCHÉ ANTIFASCISTI ED EBREI ITALIANI DA TEDESCHI ED ALTRI ITALIANI NAZIFASCISTI!” partiamo dalle dichiarazioni della Presidente del Consiglio e del Presidente del Senato sull’atto di guerriglia più importante in un città europea contro il nazifascismo, ossia l’attacco di via Rasella nel Marzo del’44, e la conseguente rappresaglia dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine. In questo pseudo-saggio facciamo il “debunking” delle fake-news sulle teorie trite e ritrite che identificano i partigiani come criminali assetati di sangue e i nazisti morti nell’attentato come una “banda musicale di poveri semi-pensionati”. Prima di addentrarci nella parte in cui smontiamo queste teorie, con l’ausilio di quanto affermato e dimostrato da anni da diversi storici, nonostante alcuni dubbi che restano, parliamo anche delle Resistenze e degli attuali meccanismi mediatici che le raccontano, spesso decontestualizzate dal periodo storico in cui sono state attuate scelte tanto dure quanto necessarie, come quelle di impugnare le armi per difendersi dal mostro del nazi-fascismo.

 

2) Nel secondo post di fact-checking, intitolato “UCCISI PERCHÉ ITALIANI ?!” parliamo ancora dei fatti di via Rasella: la figlia di un martire delle Fosse Ardeatine dà ragione alla Meloni (con cui tra l’altro si è candidata) affermando che suo padre sarebbe stato ucciso “SOLO” perché italiano... Una ricerca sulle fonti smentisce questa versione e anche altre frottole su quel legittimo atto di guerra, e non di terrorismo, nonostante anni di polemiche e dubbi ancora aperti sull’evento, incoraggiato dagli alleati e sostenuto -perlomeno indirettamente- anche dai partigiani “azzurri”, i monarchici badogliani. 

 

3) Nel terzo post, intitolato DEFINIZIONI DI “SOSTITUZIONE ETNICA” E “REPLACEMENTMIGRATION” analizziamo il sottobosco e “sottofogna” culturale che ha prodotto le teorie della “sostituzione etnica”, dopo che l’espressione è stata menzionata dal Ministro Lollobrigida, ma anche da Salvini e Meloni, come avevamo detto già alcuni mesi fa in uno pseudo-editoriale sulle teoriepost-fasciste, putiniane e “rosso-brune”...

Definiamo e traduciamo anche l’espressione inglese “Replacement Migration”, resa popolare da uno rapporto demografico dell’ONU e strumentalizzata in maniera goffa per cercare di difendere le assurde parole di Lollobrigida, pronunciate nell’anniversario delle prime leggi razziali che vietavano agli italiani di “mescolarsi” con “razze inferiori”: alcuni sostengono che le Nazioni Unite sostengono la “Sostituzione Etnica” definendola in maniera “addolcita”, ma in realtà quest’ultima espressione in inglese si tradurrebbe “Ethnic Replacement”, un concetto totalmente diverso e affine alla “Pulizia Etnica”.

 

4) A questi episodi che hanno fatto molto discutere si può aggiungere l’altra sparata di La Russa: in un colloquio riportato da un giornalista aveva detto che l’antifascismo non era presente in Costituzione. Ha poi corretto il tiro, come aveva già fatto auto-smentendosi a proposito della chimerica “banda musicale” nazista, dichiarando che <<la parola antifascismo non è presente nella Costituzione>>. Dubito che non abbia mai letto la dodicesima delle disposizioni transitorie e finali, che recita: <<È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista>>, e qualche motivo ci sarà!

 

Contro tutte le dittature, ma soprattutto contro quella che ha segnato e continua a segnare la storia di quel pezzo di “Patria Mondo Intero” che si chiama Italia: buona festa della Liberazione dal nazifascismo!

 

Laica Fedele

Antifa De Chiaro


Come di consueto vi lasciamo con una citazione musicale, insieme alle immagini del corteo antifascista napoletano cui abbiamo preso parte: si tratta della cover del canto partigiano "I Ribelli della Montagna" dei Modena City Ramblers







il corteo in Piazza Garibaldi

il corteo in Piazza Garibaldi


Lo spezzone del Centro Culturale Handala Ali
Lo spezzone del Centro Culturale Handala Ali

Lo spezzone di Potere al Popolo



https://www.facebook.com/linknapoli/?locale=it_IT
Lo spezzone degli studenti di Link

Lo spezzone dei Comitati di Napoli Est contro l'impianto GNL
Lo spezzone dei Comitati di Napoli Est contro l'impianto GNL

Lo spezzone della Consulta Popolare Salute e Sanità istituito dal Comune di Napoli
Lo spezzone della Consulta Popolare Salute e Sanità istituito dal Comune di Napoli

Lo spezzone degli attivisti di Mare libero e gratuito
Lo spezzone degli attivisti di Mare libero e gratuito

Lo spezzone degli attivisti contro le stragi nel Mediterraneo
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Lo spezzone del gruppo Free Assange Napoli
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