25.4.24

ATTUALIZZARE L'ANTIFASCISMO PERCHÉ IL FASCISMO NON È ANCORA SCONFITTO

CELEBRIAMO LA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO OGNI GIORNO, CON I FATTI

Festeggiamo la liberazione dal nazifascismo con un editoriale che ricorda che il fascismo esiste ancora in diverse forme. Per questo dobbiamo celebrare la Liberazione con le nostre azioni e pratiche quotidiane.


Bandiera col simbolo dell'antifascismo
Foto nell'articolo de "Lo Skietto" dal corteo di Napoli.



FASCISMO, NEOFASCISMO O POSTFASCISMO: DIVERSE EPOCHE, STESSA SOSTANZA

Il fascismo non è mai cessato di esistere: è solo diventato più subdolo. 


Striscione anarchico che recita: L'antifascismo è anticapitalisa. 25 Aprile a fianco del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi. Contro governi stati e poteri. Autogestione, uguaglianza e libertà.


Se lo consideriamo come una delle forme più brutali delle svariate prevaricazioni funzionali all'aristocrazia nazional-capitalista, foriera di guerre, diseguaglianze, schiavitù e ipocrisia, allora potremmo anche sostenere che esiste da diversi secoli, anche se Mussolini fu il primo contemporaneo a sistematizzarlo. Il "modello" fascista fu poi esportato in Germania e fuso con il nazismo. Il nazi-fascismo si è adattato ai tempi e alle leggi, è diventato più subdolo, più guardingo, a volte meno dirompente, ma è sempre lì, come un fuoco sotterraneo e nascosto dalle ceneri, pronto a riattizzarsi.

I nostri attuali governanti non riescono a dichiararsi antifascisti: giurano sulla Costituzione e negano la sua natura antifascista, argomentando che la parola "antifascismo" non è presente nella Carta fondamentale. Si fingono, molto goffamente, democratici e liberali ma, proprio come fece il "ducetto", cercano di snaturare l'essenza stessa della democrazia mantenendone le parvenze formali, giustificando e alimentando gli istinti più reazionari della società. Al contempo eludono i dibattiti parlamentari a suon di decreti legge, immaginano una democratura plebiscitaria e dichiarano, in pubblico, di essere contro tutte le dittature e i totalitarismi


Faccia della Meloni sul Duce in un uniforme. Sul petto il simbolo di FDI. Intorno pugni chiusi su sfondo rosso. In alto la scrita: "Uniamoci per liberare l'Italia dal ritorno di Mussolini nelle vesti femminili, democratiche e costituzionali. Sotto la scritta: per il socialismo e il potere politico del proletariato. Sotto simbolo e scritta del PMLI


Oltre ai vari sotterfugi per spacciarsi come democratico il "postfascismo" -espressione più "soft" di neofascismo che, in essenza, denota solo una diversa fase storica- sembra riacquisire gradualmente la sua forma più classica e brutale, quella che si guadagna il consenso con violenza, paura e repressione.

Invece delle squadracce che devastano redazioni di giornali, sedi di partito e sindacati ci sono dei "legalitari" e presentabili manganellatori, in risposta alle istanze di quella parte di società che ancora non è completamente de-politicizzata e che non si vergogna di scendere in piazza, mentre l'altra parte si intrattiene con un più sano e conformista "pizza e calcio", e disprezza chi manifesta, i pericolosi sovversivi che minano il disordine costituito.

Invece della rigida censura ci sono programmi televisivi, o anche solo dei brevi interventi nella scaletta di un talk show, che vengono cancellati. Tanti giornalisti, nemmeno così radicali o "di sinistra", vengono cacciati o costretti a lasciare la TV pubblica (non avendo giurato fedeltà al regime "democraturatico"), e nella programmazione di questa vengono inserite fiction che mitizzano gli alfieri del fascismo, che raccontano che in fondo non era una cosa così cattiva... 

Invece dei comizi dal balcone di Palazzo Venezia assistiamo a delle conferenze stampa farsa, con risposte a cui non è possibile replicare o addirittura senza giornalisti! Un'evoluzione della comunicazione "berlusconiana" poco raffinata, ma efficace nell'italietta distratta da fiction e contenuti frivoli dei "social asociali".

Alcuni governanti ripropongono addirittura bufale para-naziste sulla sostituzione etnica: un facoltoso ebreo, e non le guerre o le catastrofi economiche ed ambientali, sarebbe l'occulto responsabile dell'immigrazione, al fine di farci perdere "l'italianità" (come la concepisce un certo Vannacci).

E intanto si supportano i fanatici messianici ebrei e i colonialisti sionisti per sterminare i palestinesi, strumentalizzando gli Olocausti...


Nel cartello un disegno: da una bandiera palestinese nascono dei papaveri rossi. Poi la scritta: il 25 Aprile tra i papaveri c'è una bandiera palestinese


Altri ancora provano a riscrivere la storia, diffondendo a megafoni, o meglio, a microfoni spiegati storiche fake-news, come quelle sull'attacco a via Rasella e sull'Eccidio delle Fosse Ardeatine


Cartello del gruppo "Sinistra Classe e Rivoluzione" (simbolo di un pugno chiuso rosso) che recita: Contro la destra reazionaria contro il revisionismo Meloni vattene


Sono le stesse persone che accusano specularmente altri di non essere "anti-comunisti", come se il comunismo o il socialismo fossero identificabili e completamente equivalenti allo "stalinismo" e ad altre dittature, come il fascismo, per l'appunto.

Bisogna fare molta attenzione a chi non riesce a definirsi "antifascista", ossia "anti-dittatura-nazionalista-razzista-colonialista-capitalista-sessista-liberticida".



CHE VUOL DIRE ESSERE ANTIFASCISTA OGGI

Essere antifascista, nel 2024, vuol dire essere anti-sionista e non anti-semita.

Vuol dire "mai più" per nessuno e che gli Olocausti non possono giustificare un altro sterminio, seppur diverso nelle macabre caratteristiche e specifiche, mortifere differenze.


Striscione con i colori e la bandiera della Palestina che recita: Mai più significa mai più. Contro ogni fascismo. Palestina libera

Una chiave gigantesca che simboleggia il diritto al ritorno dei palestinesi

Una chiave gigantesca che simboleggia il diritto al ritorno dei palestinesi
La chiave simboleggia il diritto al ritorno dei palestinesi e dei loro discendenti nelle terre occupate, come abbiamo già spiegato tra queste pagine digitali.

Striscione con i colori e la bandiera della Palestina che recita: Ieri partigiani, oggi antifascist* antisionist+ con la resistenza palestinese

Cartello di Sinistra Classe e Rivoluzione che recita: 25 aprile 1945: contro il fascismo. 25 aprile 2024: contro il sionismo


Vuol dire problematizzare il fatto che la Premier e diversi membri dell'attuale governo non riescono nemmeno a dire, neppure mentendo, "sono antifascista".

Vuol dire stare con occhi e orecchie aperti e attivarsi ogni giorno, in tutti gli ambiti della nostra esistenza, affinché il fascismo non si ripresenti in nuove forme.


Spezzone dei sindacati di base. Lo striscione recita: l'antifascismo popolare è il motore delle resistenze sociali. #Verso la manifestazione nazionale del 1 giugno#


Vuol dire non girarsi dall'altra parte quando si assiste a un'ingiustizia, intrecciando le lotte e le forze delle diverse identità marginalizzate.


Diverse bandiere dell'orgoglio LGBTQ+

Striscione dello spezzone Queer (collettivo Imqueeranyproblem) che recita: Compagn3 queer non guardate. Scendete in piazza a protestare. Palestina libera


Vuol dire capire che "coltivare il proprio orto" non serve in un arido deserto, e che il principale campo da "coltivare" è quello collettivo.

Vuol dire capire che le partigiane e i partigiani non erano "eroi" ma persone, esseri umani come noi che, in un momento di enormi difficoltà, hanno avuto il coraggio di agire, che si sono impegnati e sacrificati tanto per stare dalla parte giusta della storia e lasciarci un Mondo più giusto. E molt3 lo hanno fatto in tempi non sospetti (molto prima dell'Armistizio di Cassibile), impugnando le armi, perdendo la vita, subendo arresti. E non lo hanno fatto solo i "comunisti" o "quelli di sinistra" (i cosiddetti partigiani "rossi") ma anche tant3 partigian3 di schieramenti molto eterogenei all3 qual3 sarò sempre eternamente grato, pur non condividendo quasi nulla dei loro ideali politici... Eccetto l'antifascismo!

Dopo che il duce finì a testa in giù in piazzale Loreto tantissime persone si riscoprirono magicamente antifasciste. Anche questo problema è, purtroppo, ancora attuale: la de-politicizzazione della società e la "politica" intesa solo in senso partitico, e il conseguente "voltagabbanismo", ci fanno capire che l'humus dove i germi del fascismo proliferano è sempre, in sostanza, lo stesso. 

Non dobbiamo contrastare solo il fascismo "storico" e l'attuale "post-fascismo". Dobbiamo combattere anche il qualunquismo e il menefreghismo di dannunziana etimologia. 

L'ignoranza, il silenzio, l'indifferenza e l'ignavia si traducono in complicità dei più aberranti atti umani. Per questo dobbiamo sforzarci di comprendere il Mondo, di non essere soggetti passivi che subiscono e lasciano subire ingiustizie e di attuare, ogni giorno, quei principi basilari che sono alla base non solo di un "progresso" dell'umanità, ma della sua stessa esistenza e del pianeta che la ospita.



Buona festa della Liberazione tutti i giorni!



Antifa De Chiaro


Le angurie contengono i colori della bandiera palestinese e vengono usati per aggirare le censure sui social media di contenuti con la parola "Palestina" e simili.
Le angurie contengono i colori della bandiera palestinese e vengono usati per aggirare le censure sui social media di contenuti con la parola "Palestina" e simili.

Cartello con i colori e la bandiera della Palestina e una stella rossa che recita: antifascismo è anticolonialismo. Non sulla nostra pelle.

Persona di spalle ricoperta da una bandiera palestinese con il volto di Arafat

Spezzone del comitato pace e disarmo campano

Il corteo in cammino. Si intravede il fumo rosso di un fumogeno e un piccolo cartello con disegnato un fiore che recita: fiore partigiano

Striscione che recita: Palestina libera tuttə

Spezzone dell3 student3. Lo striscione recita: mai credersi assolt* siamo sempre coinvolt* #freepalestine. Link Napoli, Fisciano. Uds Campania



Spezzone delle persone in movimento con diversi cartelli che recitano: i popoli in lotta scrivono la storia, intifada fino alla vittoria; pari diritti per tutti; pace e libertà per tutti; basta genocidio in Palestina

Pulcinella con la kefiah

Spezzone di Free Assange

Cartello con caricatura di La Russa che recita: l'aborto è  omicidio. Sotto la scritta: vabbè, allora tienitelo tu!


Bandiera del P.F.L.P.

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1 commento:

  1. Una storia recente che prova di mettere in schiavitù l' umanità più povera del pianeta. I leader occidentali in perfetta sintonia ogni giorno lavorano per criminalizzare interi popoli per la loro ernia o per la loro fede. Il pensiero fascista, resta fedele alle sue origini.
    Ora e sempre Resistenza

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