<SPARANO SULLA
FOLLA INVECE DI METTERE CARTELLI PER FAR SPOSTARE LE PERSONE>
<LA GHF NON
FORNISCE NEMMENO UNA BOTTIGLIETTA D’ACQUA PERCHÈ COSTA TROPPI
SOLDI>
<GLI USA SONO DALLA PARTE SBAGLIATA DELLA STORIA>
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Immagini e video scattate a Gaza da Anthony Aguilar e consegnate alla stampa. |
A Marzo del 2024
l’allora
Alto Rappresentante UE diceva che Israele usava <<la fame come
arma di guerra>>. Era il primo anno di guerra genocida e si
verificavano le prime “stragi della farina”, oggi più
strutturate e sistematizzate.
Da Giugno 2024 i leader israeliani sono formalmente accusati e ricercati per vari crimini, incluso
l’impiego della carestia come arma di
guerra.
A Novembre del
2024 abbiamo cominciato a parlare delle trappole mascherate da centri
alimentari, quando il possibile affidamento della distribuzione degli aiuti a compagnie militari private era solo una
voce.
Si diceva che i soldati privati avrebbero usato delle pallottole di
gomma, ma così non è stato e la realtà ha superato le
peggiori prospettive.
A Maggio del 2025 il piano di militarizzare gli aiuti
si
è concretizzato. Sei mesi prima già si sospettava che dietro
i saccheggi di aiuti e la gestione della “borsa nera” non ci fosse Hamas, ma lo stesso governo
israeliano.
Poi, all’insegna
del pragmatismo criminale e del “dividi e comanda”, è arrivata
addirittura la pubblica ammissione di Netanyahu: ha armato bande jihadiste per indebolire
Hamas,
le stesse che attaccano i camion, impongono il pizzo e lucrano sugli
aiuti.
Eppure ci continuano a raccontare che è tutta colpa di
Hamas,
e che sono loro a rubare gli aiuti. Anche ammettendo che sia vero
(visto che fino ad oggi le evidenze dimostrano l’esatto
contrario) basterebbe inondare Gaza di aiuti invece che di bombe:
secondo la basilare legge della domanda e dell’offerta, se ci fosse
abbondanza di cibo non ci sarebbe più lucro, non ci sarebbe più la
“borsa nera” e nemmeno gli assalti ai camion, i morti e i malati per
denutrizione e malnutrizione... E non ci sarebbe
nemmeno una popolazione stremata e umiliata da deportare in Egitto o
altrove per appropriarsi di preziose risorse, inclusi quei giacimenti
di gas di cui poco si parla.
Oggi, dopo il
rinnovo dei fallimentari lanci aerei di insufficienti aiuti, che
finiscono anche con lo schiacciare letteralmente persone, parliamo di
una serie di testimonianze precise, rilasciate da Anthony Aguilar. È
un veterano statunitense, non certo un sinistrorso “pro-pal”, che
ha descritto e confermato il malefico “segreto di Pulcinella” sui siti di distribuzione controllati da Israele e USA.
Infatti, Aguilar è anche un “insider” delle operazioni della sedicente
fondazione umanitaria che distribuisce gli aiuti a Gaza, la “Gaza
Humanitarian Foundation”, avendo operato nella Striscia per circa
un mese, a partire da fine Maggio. Oltre a svelare che il progetto,
in realtà, non ha nulla di umanitario, ha rivelato diversi
particolari sul funzionamento della militarizzazione degli aiuti, e
ha anche diffuso diversi video che documentano crimini di guerra.
La testimonianza
di Aguilar è stata accolta, insieme al testimone, da eterogenei
apparati mediatici, anche politicamente ed editorialmente
opposti, inclusi quelli più mainstream. Le parole
e i video che ha diffuso hanno
sconvolto soprattutto i settori più conservatori dell'opinione pubblica,
inclusi i sostenitori e i negazionisti
dell’apartheid israeliano, dato che le persone di altri schieramenti culturali e politici sono più informate sulle malefatte che la propaganda tenta di
nascondere.
Nell’articolo che segue sono state
analizzate ore delle sue svariate interviste rilasciate in queste ultime settimane,
una serie di diversi “pezzi” che ci aiutano a comprendere
approfonditamente tutto quello che “l’addetto ai lavori”
ha detto pubblicamente. Oltre a sconvolgerci ulteriormente, ci spingono a chiedere nuove
spiegazioni e richieste di giustizia.
USANO LA FAME
COME ARMA DI GUERRA E LO HANNO ANCHE DICHIARATO...
Per
anni i governanti israeliani hanno controllato le calorie medie
spettanti
a ogni singolo abitante di Gaza, con l’intento di indebolire la
popolazione per mantenerla appena sopra la soglia di sopravvivenza
mentre, al contempo, si cercava di evitare una conclamata crisi
umanitaria e l’indignazione della comunità internazionale. Oggi le élite imprenditoriali tecno-fasciste non hanno più bisogno di
nascondersi. Imprenditori ed esponenti vari del complesso militare-industriale
controllano direttamente i politici o si sono “buttati”
personalmente in politica, e sono più sfacciati che mai. Grazie al
disinteresse delle masse, troppo impegnate a cercare di sopravvivere
economicamente o a soddisfare falsi bisogni iper-consumisti, e grazie
al fallimento o all’auto-asservimento di varie strutture partitiche
e politiche, si sta affermando un principio pericolosissimo per
l’intera umanità: il genocidio di Gaza dimostra che chi è più forte e chi ha più soldi può
fare tutto, può ammazzare chiunque e può prendersi tutta la
terra che vuole. L’unica legge da rispettare, secondo loro, è quella della
giungla capitalista tecno-feudale, quella che premia chi è
più brutale e ha più capitale.