18.12.22

UN CORTEO-RAVE

STREET PARADE: SMASH REPRESSION





In diverse città italiane si è tenuto ieri un evento dal titolo “Smash Repression”: anche a Napoli diversi collettivi di collettività hanno organizzato un corteo-rave, raggruppati in una decina di furgoni, camion e rispettivi spezzoni, con diversi generi di musica: migliaia di persone (secondo le stime apparse sulla stampa oscillerebbero tra le mille e le cinquemila) accompagnate dalle note musicali che vanno dalla dub alla techno passando per la drum and bass hanno sfilato e ballato per il centro di Napoli contro l’obbrobrio giuridico noto come “decreto anti-rave” per l’“emergenza” del party di Modena, “risolta” tra l’altro con la legislazione vigente...


L’appuntamento era alle 3 del pomeriggio di ieri in Piazza Dante, ma con i nostri scarsi mezzi siamo riuscit' a mandare lì solo il nostro Inviato Banale, giunto in piazza del Plebiscito intorno alle ore 21: ha fatto qualche pessimo video e scarne foto e non ha scritto nemmeno una riga, ma si è divertito a ballare e a osservare la fiumana festante... Riportiamo allora il comunicato diffuso negli scorsi giorni dalle collettività partenopee aderenti all’iniziativa, che riteniamo esaustivo. Grazie a tutt’, è stato bellissimo –e a tratti festosamente “straniante”- vedere un rave-party itinerante e l’energia della gente che danzava contro l’omologazione e in opposizione a un concetto di “decoro” conservatore: riappropriamoci della socialità libera (e gratis), della musica (soprattutto al di fuori di locali e discoteche costosi) e della “festa” in senso lato!

 


 


COMUNICATO DI LANCIO STREET PARADE SABATO 17 DICEMBRE

Dopo due anni di pandemia e una gestione sociale e sanitaria disastrosa; dopo una guerra ancora in corso che vede tutti i governi sposare posizioni sempre più guerrafondaie e autoritarie; dopo i diritti e le garanzie sociali che vengono a mancare sempre di più, ci troviamo in un momento storico in cui l'interesse del neo governo insediato è incentrato sull'attacco a qualsiasi esperienza di autorganizzazione e socialità non conformi a interessi di consumo e profitto.

Infatti, con il nuovo decreto antirave, il 434-bis, attualmente in discussione alle camere, si criminalizzano i free party: caso eclatante il Witchtek di Modena, dato in pasto ai media tramite la solita disinformazione e sciacallaggio aggravata dalle dirette televisive presenti sul posto.

Non ci meraviglia questo attacco: i free party nascono come momenti di aggregazione e riappropriazione di spazi abbandonati da privati e istituzioni, delle vere e proprie cattedrali nel deserto, ecomostri che hanno esaurito la loro funzione di profitto a vantaggio di pochi.

Per la loro stessa natura, i rave si muovono fuori dai confini della legalità istituzionale, perché si configurano come esperienze di costruzione di safe places che si basano su un'idea di communitas che si regge sull'autogestione, sulla lotta e sulla condivisione. Questo attacco diretto da parte del governo sembra essere un mero tentativo di utilizzare i free party, e quindi di strumentalizzarli, come un canale d'accesso per poter colpire ogni forma di dissenso e di organizzazione dal basso. Non a caso, nel suo essere vago, questo decreto permette al governo Meloni di attaccare e reprimere non soltanto i rave, ma anche occupazioni abitative, spazi occupati, mobilitazioni sociali, contestazioni studentesche e qualsiasi altra forma di lotta.

L’intenzione delle istituzioni di ostacolare l’organizzazione di eventi che pongono socialità e divertimento al centro delle proprie pratiche è palesato anche dall’ostruzionismo riservato, questa estate, a più festival indipendenti e storici in Campania.

Sebbene questi festival si muovessero nel campo della legalità, sono stati annullati per l’ingerenza di prefetture e questure che hanno impedito a migliaia di persone di partecipare a eventi musicali e ricreativi, mobilitando più reparti delle forze dell’ordine e invocando leggi che richiamano il ventennio fascista.

Anche le amministrazioni cittadine non sono esenti da questi atti repressivi: dopo aver venduto le città alla gentrificazione e al turismo senza controllo, a svantaggio di chi le città le vive, continuano ad attaccare spazi collettivi di aggregazione fuori dalle logiche di mercato, come dimostra la nuova ordinanza "anti movida" del comune di Napoli.



Il modo in cui le istituzioni si assicurano che queste politiche vengano applicate è attraverso il dispiegamento massiccio di forze dell'ordine e la repressione per mezzo di perquisizioni di massa, arresti preventivi e custodie cautelari per chi organizza free party, così come per chi organizza picchetti e scioperi o per chi contesta un sistema d'istruzione sempre più elitario, competitivo e asservito alle logiche dello sfruttamento capitalistico.



L'attacco agli spazi di aggregazione è un attacco alle nostre esigenze umane di socialità, al nostro benessere mentale. Dal momento in cui lo spazio è il luogo fisico nel quale si dislocano le relazioni di potere della società, e dal momento in cui siamo sempre tutt* dei corpi inseriti in uno spazio, questo attacco è anche un attacco ai nostri corpi.

Le politiche di questo governo reazionario, infatti, si muovono anche attraverso il controllo dei nostri corpi: le donne che vedono messo in discussione il diritto all'aborto, la comunità lgbtqi+ repressa perché fuori dalle logiche eteronormate, oppure le persone migranti che vengono respinte e usate come capro espiatorio per nascondere l'enorme crisi sociale ed economica che è già in atto, non solo mirano e orientare il malcontento popolare sempre verso nuovi nemici (come avvenne con il DASPO per gli ultras qualche anno fa), ma rispondono alla stessa logica di controllo, contenimento, prevenzione e calcolo.

È per questi motivi che a Napoli la contestazione si sta muovendo su più fronti: invece di dividerci, crew tekno, sound dub e reggae, centri sociali, collettivi, artist* e tutte le persone attaccate da queste politiche repressive locali e nazionali si stanno unendo per contestare questo decreto.

Non resteremo a guardare! Contro questo governo fascista e neo-liberista e contro il sistema capitalistico e patriarcale, risponderemo in maniera ancora più forte.

INVITIAMO TUTTI SABATO 17 DICEMBRE PER UNA STREET PARADE CITTADINA ALL'INSEGNA DELLA MUSICA! SIAMO TUTTU DEVIATI!

55 Sound System

Alien_KML

Armazem Sound Sistema

Arci Avellino

Asilo Filangieri

Assembramentah

Avionica Avellino

Bassina DnB

Broken System

CSOA Officina99

Cartel De Sinalota

Civico 7 Liberato

Collettivo Autorganizzato Universitario

Comitato Villa Giaquinto

Cprs Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo!

Crazy Dub Salerno

Damm

Ex OPG

Family Tree DnB

Fe Zion Sound System

Frente Murguero Campano - M'abbrucia o frente

Giardino Liberato Di Materdei

Giovani contro Meloni

Gruppo Anarchico Francesco Mastrogiovanni

Hardcore Heroes Pirate

Insurgencia

Janassen Salerno

Komet Sound System

Krisis Sound System

Laboratorio politico Iskra

Lions'steppa

LSN éQUIPE

LoSKA

Madonna d''e rose

Mensa Occupata

Millepiani - Laboratorio Sociale

Mezzocannone Occupato

NaDir Direzione Opposta

Nameless Sound System

Non Una Di Meno

Puppetz Underground Concept

Q6X Sound System

Rockers Calore

Santa Fede Liberata

Scugnizzo Liberato

SKabb - Collettivo

Sgarrupato

SKART - Abbelliamo

Squadra di calcio popolare Spartak San Gennaro

Sun System HI-FI

Sunweed Sound System

Vinyl Box

Yantra Sound System

Zero81

Zona Randagi Projeckt










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