STREET PARADE: SMASH REPRESSION
In diverse città italiane si è tenuto ieri un evento dal titolo “Smash Repression”: anche a Napoli diversi collettivi di collettività hanno organizzato un corteo-rave, raggruppati in una decina di furgoni, camion e rispettivi spezzoni, con diversi generi di musica: migliaia di persone (secondo le stime apparse sulla stampa oscillerebbero tra le mille e le cinquemila) accompagnate dalle note musicali che vanno dalla dub alla techno passando per la drum and bass hanno sfilato e ballato per il centro di Napoli contro l’obbrobrio giuridico noto come “decreto anti-rave” per l’“emergenza” del party di Modena, “risolta” tra l’altro con la legislazione vigente...
L’appuntamento era alle 3 del pomeriggio di ieri in Piazza Dante, ma con i nostri scarsi mezzi siamo riuscit' a mandare lì solo il nostro Inviato Banale, giunto in piazza del Plebiscito intorno alle ore 21: ha fatto qualche pessimo video e scarne foto e non ha scritto nemmeno una riga, ma si è divertito a ballare e a osservare la fiumana festante... Riportiamo allora il comunicato diffuso negli scorsi giorni dalle collettività partenopee aderenti all’iniziativa, che riteniamo esaustivo. Grazie a tutt’, è stato bellissimo –e a tratti festosamente “straniante”- vedere un rave-party itinerante e l’energia della gente che danzava contro l’omologazione e in opposizione a un concetto di “decoro” conservatore: riappropriamoci della socialità libera (e gratis), della musica (soprattutto al di fuori di locali e discoteche costosi) e della “festa” in senso lato!
COMUNICATO DI LANCIO
STREET PARADE SABATO 17 DICEMBRE
Dopo due anni di
pandemia e una gestione sociale e sanitaria disastrosa; dopo una guerra ancora
in corso che vede tutti i governi sposare posizioni sempre più guerrafondaie e
autoritarie; dopo i diritti e le garanzie sociali che vengono a mancare sempre
di più, ci troviamo in un momento storico in cui l'interesse del neo governo
insediato è incentrato sull'attacco a qualsiasi esperienza di autorganizzazione
e socialità non conformi a interessi di consumo e profitto.
Infatti, con il nuovo
decreto antirave, il 434-bis, attualmente in discussione alle camere, si
criminalizzano i free party: caso eclatante il Witchtek di Modena, dato in
pasto ai media tramite la solita disinformazione e sciacallaggio aggravata
dalle dirette televisive presenti sul posto.
Non ci meraviglia questo attacco: i free party nascono come momenti di aggregazione e riappropriazione di spazi abbandonati da privati e istituzioni, delle vere e proprie cattedrali nel deserto, ecomostri che hanno esaurito la loro funzione di profitto a vantaggio di pochi.
Per la loro stessa
natura, i rave si muovono fuori dai confini della legalità istituzionale,
perché si configurano come esperienze di costruzione di safe places che si
basano su un'idea di communitas che si regge sull'autogestione, sulla lotta e
sulla condivisione. Questo attacco
diretto da parte del governo sembra essere un mero tentativo di utilizzare i free party, e quindi di
strumentalizzarli, come un canale d'accesso per poter colpire ogni forma di
dissenso e di organizzazione dal basso. Non a caso, nel suo essere vago, questo
decreto permette al governo Meloni di attaccare e reprimere non soltanto i
rave, ma anche occupazioni abitative, spazi occupati, mobilitazioni sociali,
contestazioni studentesche e qualsiasi altra forma di lotta.
L’intenzione delle
istituzioni di ostacolare l’organizzazione di eventi che pongono socialità e
divertimento al centro delle proprie pratiche è palesato anche
dall’ostruzionismo riservato, questa estate, a più festival indipendenti e
storici in Campania.
Sebbene questi
festival si muovessero nel campo della legalità, sono stati annullati per
l’ingerenza di prefetture e questure che hanno impedito a migliaia di persone
di partecipare a eventi musicali e ricreativi, mobilitando più reparti delle
forze dell’ordine e invocando leggi che richiamano il ventennio fascista.
Anche le amministrazioni cittadine non sono esenti da questi atti
repressivi: dopo aver venduto le città alla gentrificazione e al turismo senza
controllo, a svantaggio di chi le città le vive, continuano ad attaccare spazi
collettivi di aggregazione fuori dalle logiche di mercato, come dimostra la
nuova ordinanza "anti movida" del comune di Napoli.
Il modo in cui le istituzioni si assicurano che queste politiche
vengano applicate è attraverso il dispiegamento massiccio di forze dell'ordine
e la repressione per mezzo di perquisizioni di massa, arresti preventivi e
custodie cautelari per chi organizza free party, così come per chi organizza
picchetti e scioperi o per chi contesta un sistema d'istruzione sempre più
elitario, competitivo e asservito alle logiche dello sfruttamento
capitalistico.
L'attacco agli spazi di aggregazione è un attacco alle nostre esigenze
umane di socialità, al nostro benessere mentale. Dal momento in cui lo spazio è
il luogo fisico nel quale si dislocano le relazioni di potere della società, e
dal momento in cui siamo sempre tutt* dei corpi inseriti in uno spazio, questo
attacco è anche un attacco ai nostri corpi.
Le politiche di questo governo reazionario, infatti, si muovono anche
attraverso il controllo dei nostri corpi: le donne che vedono messo in discussione il diritto all'aborto, la
comunità lgbtqi+ repressa perché fuori dalle logiche eteronormate, oppure le
persone migranti che vengono respinte e usate come capro espiatorio per
nascondere l'enorme crisi sociale ed economica che è già in atto, non solo
mirano e orientare il malcontento popolare sempre verso nuovi nemici (come
avvenne con il DASPO per gli ultras qualche anno fa), ma rispondono alla stessa
logica di controllo, contenimento, prevenzione e calcolo.
È per questi motivi
che a Napoli la contestazione si sta muovendo su più fronti: invece di
dividerci, crew tekno, sound dub e reggae, centri sociali, collettivi, artist*
e tutte le persone attaccate da queste politiche repressive locali e nazionali
si stanno unendo per contestare questo decreto.
Non resteremo a
guardare! Contro questo governo fascista e neo-liberista e contro il sistema
capitalistico e patriarcale, risponderemo in maniera ancora più forte.
INVITIAMO TUTTI SABATO
17 DICEMBRE PER UNA STREET PARADE CITTADINA ALL'INSEGNA DELLA MUSICA! SIAMO
TUTTU DEVIATI!
55 Sound System
Alien_KML
Armazem Sound Sistema
Arci Avellino
Asilo Filangieri
Assembramentah
Avionica Avellino
Bassina DnB
Broken System
CSOA Officina99
Cartel De Sinalota
Civico 7 Liberato
Collettivo Autorganizzato
Universitario
Comitato Villa
Giaquinto
Cprs Comitato Popolare
per la Rinascita di Soccavo!
Crazy Dub Salerno
Damm
Ex OPG
Family Tree DnB
Fe Zion Sound System
Frente Murguero
Campano - M'abbrucia o frente
Giardino Liberato Di
Materdei
Giovani contro Meloni
Gruppo Anarchico
Francesco Mastrogiovanni
Hardcore Heroes Pirate
Insurgencia
Janassen Salerno
Komet Sound System
Krisis Sound System
Laboratorio politico Iskra
Lions'steppa
LSN éQUIPE
LoSKA
Madonna d''e rose
Mensa Occupata
Millepiani -
Laboratorio Sociale
Mezzocannone Occupato
NaDir Direzione
Opposta
Nameless Sound System
Non Una Di Meno
Puppetz Underground Concept
Q6X Sound System
Rockers Calore
Santa Fede Liberata
Scugnizzo Liberato
SKabb - Collettivo
Sgarrupato
SKART - Abbelliamo
Squadra di calcio
popolare Spartak San Gennaro
Sun System HI-FI
Sunweed Sound System
Vinyl Box
Yantra Sound System
Zero81
Zona Randagi Projeckt
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